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AUTOVELOX QUERO VAS (BL) DEPOSITATO L'ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA.

IL 24 FEBBRAIO SCORSO L'ASSOCIAZIONE MIGLIORE TUTELA HA DEPOSITATO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BELLUNO UN ESPOSTO AFFINCHE' SIANO VALUTATI EVENTUALI REATI PENALI. MERCOLEDI' QUELLO PER ARSIE'.

Onde evitare i soliti commenti, dichiariamo da subito che i limiti di velocità vanno sempre rispettati e che la prudenza alla guida deve essere sempre il primo obiettivo, nessuno vuole giustificare gli automobilisti che corrono per strada mettendo a rischio la sicurezza degli altri, per questi incoscenti, chiediamo siano fermati e sanzionati a dovere come previsto dal codice della strada.


Ben diverso invece è multare tutti indistintamente utilizzando strumenti elettronici illegali, privi di obbligatorie verifiche tecniche che ne attestino l'imparzialità e la correttezza e che portano alle casse comunali ghiotti introiti, spesso messi in bilancio e poi non sono usati per la sicurezza stradale.


Dal 2021 sono troppe le sentenze con le quali il Giudice di Pace di Belluno, ha dichiarato illegittimo l'autovelox utilizzato anche dal Comune di Quero Vas, annullando le sanzioni elevate. Solo 2 al momento sono invece gli appelli che il Tribunale di Belluno, ha deciso di accogliere, promossi dal Sindaco di Quero Vas, che se con la mano destra deposita appelli a spese dei cittadini, con la sinistra inizia i lavori stradali per cercare di sistemare la strada, avvalorando così la nostra tesi che non vi sono mai stati i requisiti di legge per installare quell'autovelox - vedi foto.

Le sentenze vanno sempre rispettate e mai commentate, quindi noi non parleremo delle due sentenze del Tribunale di Belluno, attenderemo pazientemente la Cassazione per capire come andranno a finire e dopo semmai chiederemo di restituire i soldi incassati.


Lo scorso 25 gennaio 2023, avevamo inviato al Sindaco Bruno Zanolla una formale richiesta per sospendere in autotutela l'uso dell'autovelox, ma il sindaco, facendosi scudo delle due sentenze del Tribunale di Belluno a suo favore ed ignorando le 27 sentenze della Corte di Cassazione che gli danno torto, ha respinto la nostra l'opportunità che la legge gli concedeva per sanare la questione.


Ricevuta la sua formale risposta in diniego, ed in considerazione che il Singor Prefetto di Belluno non ha tutt'oggi ritenuto di intervenire, abbiamo deciso di depositare un esposto alla Procura della Repubblica di Belluno, affinchè possano essere valutati eventuali abusi e/o reati in capo al Sindaco di Quero Vas ed in capo alle ulteriori ed eventuali figure Istituzionali che hanno permesso sino ad oggi che il Comune di Quero Vas, abbia messo a bilancio nel 2021 quasi 1 milione di euro in sanzioni stradali con l'utilizzo di due autovelox giudicati illegali per 9 sentenze del Giudice di Pace di Belluno installati in strade prive dei requisiti.


Quanto stiamo scrivendo, lo dicono dal 2007 ben 27 sentenze della CORTE DI CASSAZIONE ultime due in ordine di tempo la N.1805/2023 e la N.5078/2023 solo per citare le ultime due !!!

Auspichiamo che l'Autorità Giudiziaria voglia dare corso al nostro appello di giustizia, auspichiamo che il Signor Prefetto di Belluno, prendendo atto della grave situazione Provinciale che delegittima chiaramente tutti gli autovelox installati, anche dai Comuni di Belluno, Sedico, Arsiè e Colle Santa Lucia, voglia intervenire sospendendo cautelativamente il loro utilizzo sino a messa a norma delle apprecchiature elettroniche e delle loro installazioni.


Nel ftattempo, abbiamo inviato al Signor Prefetto di Belluno, una istanza di ACCESSO AGLI ATTI, al fine di potere vedere e verificare tutti i fascicoli riferiti agli autovelox nella Provincia di Belluno, acquisendo copia telematica di tutti i documenti che ritenuti utili per la nostra legittima azione di tutela collettiva.


Ieri abbiamo ricevuto anche la risposta del Sindaco di Arsiè Luca Strapazzon, con la quale rigetta anch'egli il nostro "suggerimento" di sospensione dell'autovelox in autotutela. Entro la prossima settimana, sarà quindi depositato un secondo esposto alla Procura della Repubblica di Belluno, affinchè si possano valutare eventuali reati e/o abusi a danno della collettività commessi anche da questo amministratore pubblico.








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