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Belluno: Sicurezza stradale questa sconosciuta senza fondi... Ma intanto si trovano i soldi per impugnare le multe annullate per carenza delle stesse strade.

Accade a Belluno, capoluogo delle Dolomiti dove non ci sono soldi per sistemare le strade e dove si sono perse le tracce persino dei fondi già stanziati dalla precedente amministrazione, per mettere in sicurezza la ciclabile di Levego che oggi termina contromano senza alcuna protezione. Nel solo 2022 sono entrati nelle casse comunali circa 1 milione di euro in multe e l'anno prima molti di più... Per le strade a Belluno non si trovano fondi, ma esistono miracolosamente per le parcelle degli avvocati incaricati di impugnare le multe annullate dai Giudici, paradossalmente per la carenza delle strade stesse.


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Belluno - Via Col Cavalier e Levego pista ciclabile

Da Il Corriere delle Alpi del 05/11/2019: "Belluno. Saranno conclusi entro la fine del mese i lavori di consolidamento della strada provinciale 31, in prossimità di Castion. Sono iniziati il 16 settembre e da quel giorno le auto possono passare solo a senso unico alternato: la circolazione è regolata da un paio di semafori. Veneto strade ha aperto il cantiere perché si era reso necessario un intervento di consolidamento: il ciglio stradale mostrava qualche segno di cedimento, visibile soprattutto osservando il guardrail che si era abbassato.


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Corriere delle Alpi 05/11/2019

Questioni di sicurezza, dunque, hanno mosso Veneto strade ad avviare un intervento fondamentale, visto che la Sp 31 è la via di accesso non solo al Castionese, ma anche al Nevegal. Lo svincolo che porta in piazza 5 Vie, del resto, si trova a poche decine di metri dall’inizio del cantiere. L’impresa ha operato costruendo un cordolo di rinforzo stradale e consolidando quindi la carreggiata, e presto poserà le nuove protezioni. Anche ieri gli operai erano in piena attività, e un tratto della carreggiata appare già asfaltato. Si conta di concludere il lavoro entro la fine del mese. E se un problema è stato risolto, ce n’è un altro che attende di esserlo. Più a valle, nel tratto di competenza comunale, la strada mostra evidenti segni di cedimento, sul lato destro a salire. La zona è quella vicina al bivio per l’Anconetta, appena terminata la “riva di Col Cavalier”. Il problema è noto al Comune, fin dai tempi in cui era assessore alle opere pubbliche Luca Salti. Allora (erano gli anni fra il 2012 e il 2014) si era ipotizzato di fare un intervento di consolidamento con micropali, molto costoso. Il Comune è intervenuto su un primo tratto della carreggiata, per quello successivo aveva annunciato a luglio di un anno fa che i lavori erano «prossimi». Si attende ancora. Nel frattempo la carreggiata sul lato destro è sempre più bassa. —


Correva l'anno 2019 quando si erano annunciati finalmente i lavori per mettere in sicurezza Via Col Cavalier che come vedete 5 anni dopo è tale e quale, solo la sorte al momento ha evitato che qualche auto precipiti visto che il vecchio guardrail è sempre quello, evidentemente oggi non più omologato, arrugginito e in molti punti divelto e piegato, ci spingiamo a definirlo... pericoloso. Ma gli annunci senza seguito esistono dal 2009 dieci anni ancora prima, quando Press Belluno il 24/04/2009 scriveva: "Sp 31 del Nevegal, presto la messa in sicurezza all’ingresso di Castion".


Come abbiamo denunciato più volte, il Comune di Belluno nonostante gli obblighi di legge non ha un Piano Urbano del Traffico, o meglio... solo dopo le nostre denunce e dopo che il Prefetto aveva attestato che il Piano del Traffico era stato regolarmente redatto, cosa che non è vera, è stato messo online nel sito istituzionale del comune bellunese un vecchio piano urbano riferito al 2011, piano per altro inutile perche non è redatto nei modi e termini previsti e comunque ricordiamo che questo documento sulla sicurezza delle strade deve essere aggiornato per ovvi motivi ogni due anni.


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Provincia su Piani di Sicurezza Strade

Non ci sorprende quindi che girando per le strade di Belluno, si trovino poi strade ridotte come colabrodi, mentre, con un adeguato piano di sicurezza stradale, sarebbero costantemente monitorate e quindi messe a norma. Ma attenzione che la responsabilità non deve cadere solo sulle spalle del Comune di Belluno, in quanto anche la Provincia di Belluno, ai sensi dell'articolo 36 comma 3 del Codice della Strada, doveva predisporre i Piani del Traffico per le strade Extraurbane assieme ai gestori delle strade. Ma anche la Provincia di Belluno, atti alla mano, non ha mai svolto i propri compiti riferiti alla sicurezza stradale, infatti nelle risposte a noi fatte pervenire, oltre a dimostrare di non conoscere il tema trattato, ha scaricato tutta la responsabilità su Veneto Strade Spa, scrvendo di aver demandato a questa società la gestione delle strade. Ovviamente una banale risposta che non trova riscontro con l'attuale normativa che non esime la Provincia di predisporre gli atti anche in presenza di un gestore esterno delle sue strade.


Su tutto questo chi dovrebbe vigilare e intervenire per garantire la sicurezza delle strade e dei cittadini... Il Prefetto che invece sul tema sicurezza stradale e autovelox, si è trincerato nel diffuso "silenzio instituzionale" classico modo attuato dalla pubblica amministrazione quando non sa cosa fare, non sa come rispondere o non ha una idea di come risolvere le questioni che gli competono. Ma noi sul tema come vedete non molliamo la presa, continueremo a scrivere e pubblicare notizie sperando di non dovere mai annunciare morti o feriti che potevano evitarsi.


belluno
Guardrail Via Marisiga Belluno

Ma torniamo al Comune di Belluno, come appurato anche in questo articolo non garantisce la sicurezza delle strade, qualche settimana fa eravamo intervenuti solo informalmente avvisando l'Assessore Franco Roccon, che se non avesse messo in sicurezza i dossi di Castion entro 24 ore avremmo depositato un esposto alla Procura. Il giorno successivo, nonostante l'Assessore avesse risposto che era tutto a norma e che noi non sapevamo nulla della questione, i dossi sono stati casualmente sistemati e dipinti con le obbligatorie "zebrature" che li segnalano e li rendono visibili anche di notte. Bene cosi Assessore... non bene invece quando veniamo a sapere che il Comune di Belluno, ha impugnato una multa di 183.00 euro che il Giudice di Pace aveva annullato ad un cittadino Bellunese che era stato multato a Salce in Via Marisiga dal solito autovelox.

Il Giudice aveva in quel caso rilevato che la strada non presenta (tutt'oggi) le banchine obbligatorie previste per l'utilizzo dei rilevatori elettronici. Infatti come si evice dalle foto, quella strada ha un fossato molto pericoloso lato destro in direzione Feltre uscendo dal Capoluogo. Anche in questo caso ANAS Spa gestore e Comune di Belluno non hanno ancora pensato di mettere una protezione adeguata lasciando che i mezzi pensanti escano di strada bloccandola per due giorni... Nell'altro senso di marcia invece, è stata costruita una pista ciclabile e quindi la carreggiata si è notevolmente ridotta impedendo cosi di fatto (a norma di legge) l'utilizzo dei rilevatori elettronici delle velocità. Ma siccome la Polizia Locale del Comune di Belluno si sente al di sopra delle leggi e dei regolamenti ha persistito all'utilizzo del velox sino a che il Giudice ha accolto più di un ricorso da noi patrocinato.


Belluno - Incidente in Via Marisiga

In quel periodo avevamo anche denunciato la pericolosità del guardrail posto appena prima della postazione autovelox, divelto da un sinistro e lasciato pericolosamente con i ferri arrugginiti scoperti senza alcuna protezione passiva. Il neo Comandante della Polizia Locale appena insediato ci aveva risposto che non era di sua competenza... ma di ANAS Spa. Si ricordava quindi al giovane comandante che era pur sempre un Pubblico Ufficiale e che se era compito di ANAS Spa mettere in sicurezza la stdada, era suo obbligo vigilare e attuare ogni idonea azione perche questo avvenisse prima possibile. Anche in considerazione che nel frattempo stava multando i cittadini con l'autovelox a pochi metri... Dopo quasi un anno finalmente quel guardrail veniva ripristinato. Ed ecco che oggi il Comune impugna quella sentenza che ha annullato la multa (giustamente secondo noi) spendendo non meno di 1000.00 euro per la parcella di un legale che deve seguire l'udienza in Tribunale. Ovviamente il cittadino multato non potrà spendere tutti questi soldi per difendersi e quindi con molta probabilità il Comune si porterà in cassa anche questa sanzione. Il tutto a discapito dei cittadini sempre e comunque perche la legge autorizza un sindaco a spendere i soldi pubblici come ritiene mentre un cittadino per difendersi spende sempre i propri !!!

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Assessore Franco Roccon

Il tutto senza scordare che l'attuale Assessore Franco Roccon che oggi impugna le sentenze dei Giudici di Pace, era colui che quando si trovava in opposizione evocava sui giornali che gli autovelox in via Marisiga servivano solo a fare cassa, cosa che confermiamo.... «I dati parlano chiaro...». La certezza che l'autovelox di via Marisiga sia stato posizionato in quel punto della SS del Grappa e Passo Rolle esclusivamente per fare cassa, al consigliere Franco Roccon non la leva nessuno».











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