L'autovelox di Bosaro installato sulla SS16 al Km 51+350 e anche da noi contestato (in modi legittimi e legali), nelle scorse ore è stato abbattuto per la seconda volta in poche settimane. Ignoti hanno agito di notte segando e abbattendo letteralmente il palo di sostegno del rilevatore elettronico.
Lo ripetiamo a scanso di equivoci e strumentalizzazioni, non giustificheremo mai simili azioni vandaliche, ma al contempo, comprendiamo la disperazione di moltissimi automobilisti colpiti ingiustamente da violazioni seriali emesse da questo autovelox, voluto dal Sindaco di Bosaro e autorizzato dal Prefetto di Rovigo, a nostro avviso, in assenza dei previsti requisiti, (ma questo lo dovrà decidere l'Autorità Giudiziaria e il GdP al quale abbiamo ad oggi inviato circa 10 impugnazioni per almeno 25 sanzioni).
Come abbiamo annunciato pubblicamente, notizia censurata e ignorata dalla stampa locale che era stata informata preventivamente, abbiamo depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Rovigo, alla Corte dei Conti, al TAR, all'Ente Anticorruzione ANAC e anche alla Commissione della Presidenza del Consiglio dei Ministri istituita per controllare e vigilare sulle violazioni delle pubbliche amministrazioni in riferito alla trasparenza sugli atti amministrativi.
IL SINDACO DI BOSARO
Ricordiamo infatti, di aver chiesto formalmente anche al Sindaco di Bosaro, Daniele Panella, una serie di documenti obbligatori riferiti alla installazione di questo autovelox, ma il primo cittadino, facendo rispondere dall'Arch. Michele Fioravanti dell'Ufficio tecnico, ha di fatto rifiutato l'accesso alla doverosa trasparenza pubblica, adducendo come motivazione che non erano chiari i nostri fini statutari (pubblicati ovunque anche online) e avallati anche da una registrazione statale che ci autorizza ad operare nel territorio nazionale come associzione no profit a tutela della collettività (Reg.2943 Serie 3) e da un codice fiscale 93062710251, ovviamente dati comunicati come in nostro obbligo al sindaco nella richiesta formale. Noi i documenti necessari per comprovare le numerose violazioni normative, li abbiamo comunque ottenuti dal Prefetto di Rovigo, dalla Provincia di Rovigo e dal gestore della strada ANAS Spa. E per questo abbiamo scritto tutto su un esposto formale.
IL PREFETTO DI ROVIGO
Nelle scorse ore abbiamo saputo che l'autovelox è stato nuovamente abbattuto, azione censurabile che però dimostra l'altissimo e pericoloso malessere sociale che questo autovelox sta producendo a Bosaro. Quello che ci preoccupa è il silenzio del Prefetto di Rovigo, Dr. Clemente Di Nuzzo, che ha autorizzato l'installazione e il suo utilizzo. Riterremo essenziale, anche al fine di pacare gli animi della collettività esasperata dalle multe seriali emesse dal Comune, che il Prefetto si facesse vivo, facendo sapere in fretta la sua posizione in merito alla questione anche qui sollevata. Il Prefetto potrebbe magari sospendere in via cautelare l'utilizzo di questo sistema elettronico, in attesa che le Autorità della Giusitizia penale e civile, da noi richiamate sul caso facciano le indagini richieste. Facciamo comunque presente al Signor Prefetto che qualsiasi decisione venga presa siamo innegalmente davanti ad una forte protesta sociale che meriterebbe attenzione e rispetto da parte delle Istituzioni.
LA STAMPA E I MEDIA
Ci piacerebbe che la stampa locale dimostrasse più attenzione ai problemi della collettività, scrivendo e pubblicando notizie e articoli corrispondenti alla reale situazione e meno dallo spirito sensazionalistico che portano più "clik" ma fanno perdere credibilità. Ci sarebbe piaciuto che la notizia di un esposto alla Procura della Repubblica, atto di forte presa di posizione sociale da parte di una Associazione dei Consumatori ufficiale e legalizzata, dovesse essere resa nota ai cittadini ed invece come prima detto è stata censurata. Ci venisse spiegato il motivo razionale di questa decisione se non quella di non dare fastidio alle Istituzioni coinvolte.
L'INTERVENTO POLITICO
Oggi stesso, invieremo una richiesta di intervento da parte di alcuni parlamentari a noi vicini di schieramenti diversi, sia di opposizione che di maggioranza, al fine sia predisposta una interpellanza al Ministero dell'Interno e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti sulla questione di Bosaro, e come già avvenuto per l'anaologo illegittimo autovelox installato nel Comune di Torri del Benaco in provincia di Verona.
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