Parliamo del famigerato velox fisso installato dal Comune di Cittadella (PD) sulla Strada Statale 53 al Km.21+725 posizionato a regola d'arte per risultare nascosto sotto un cavalcavia che di notte sopratutto, lo rende assolutamente invisibile. Una "cassaforte" mai espugnata sino ad oggi.
Lo scorso dicembre 2022 la Società (OMISSIS) impugnava con la nostra assistenza tecnico legale, una sanzione per eccesso di velocità rilevata dall'autovelox fisso in uso al Comune di Cittadella (PD) e gestito dal Consorzio di Polizia Locale PD1A, sulla strada statale 53 in direzione da Padova verso Treviso al Km.21+725.
Come si vede chiaramente dalla fotografia, il rilevatore elettronico è stato abilmente e scientificamente posizionato sotto ad un cavalcavia della medesima strada tanto da renderlo impossibile da vedere, se non ad un occhio attento, sia di giorno e peggio di notte.
Ma l'articolo 142 comma 6 bis del Codice della Strada dice chiaramente che: "Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi."
Il Giudice di Pace di Padova, ha cosi accolto il nostro ricorso annullanto la sanzione emessa ingiustamente, dichiarando finalmente senza mezzi termini che il rilevatore risulta occultato / non visibile, questione chiara per noi ma che nessun altro Giudice aveva mai voluto prendere in considerazione in una sentenza. Scrive il Giudice: "Ricordiamo come anche con recente decisione (Cass. civ., Sez. I, Ord., 08/02/2022, n. 4007) la Suprema Corte abbia ribadito la necessità che al postazione di rilevazione ed accertamento, oltre che adeguatamente presegnalata, sia anche ben visibile per l'utente stradale: la disposizione che prescrive la preventiva segnalazione della postazione di rilevazione della velocità ha uno scopo diverso da quello della disposizione che prescrive la visibilità di detta postazione. La prima disposizione, infatti, tende a garantire che gli automobilisti vengano informati della presenza di una postazione di controllo della velocità prima di transitare davanti alla stessa, onde orientarne la condotta di guida e preavvertirli del possibile accertamento; la seconda disposizione, per contro, tende a garantire che gli automobilisti vengano posti in condizione di individuare la postazione di controllo della velocità quando transitano davanti alla stessa, onde avere contezza del tempo e del luogo della rilevazione. 6.6. Va altresì aggiunto che tanto il requisito della segnalazione preventiva della postazione di controllo della velocità, quanto il requisito dela visibilità di tale postazione, riguardano indistintamente sia el postazioni fisse che quelle mobili". Nel caso di specie, come s'è detto, non s'è acquisita prova della circostanza che la postazione di rilevazione fosse ben visibile per l'utenza stradale; al contrario, si ravvisano seri e fondati elementi di fatto che inducono a ritenere come tale condizione non fosse effettivamente sussistente e quindi come la collocazione del dispositivo non risultasse visibile e quindi individuabile per la parte ricorrente.
FATTI NON PAROLE.... Nonostante la palese illegittimità anche di questo rilevatore elettronico, velox che ricordiamo essere stato oggetto di diverse numerose sentenze che lo hanno delegittimato anche per l'assenza della obbligatoria omologazione, il Comune di Cittadella, a spese degli stessi cittadini "cornuti e mazziati" ha deciso di impugnare questa sentenza al Tribunale di Padova. Il Sindaco Luca Pierobon non ci sta, si capisce che delegittimare un simile strumento che gli porta a bilancio (salvo smentita o prova contraria) circa 7 milioni di euro l'anno, gli dia molto fastidio. Noi siamo invece sicuri che la giustizia esista e quindi non temiamo l'appello del Sindaco di Cittadella Luca Pierobon e siamo convinti che anche il Tribunale di Padova accerterà che tale autovelox è chiaramente nascosto al solo fine di fare cassa visto che il Sindaco stesso tanto attento alla sicurezza stradale non ha mai redatto i piani di sicurezza delle strade obbligatori dal 1993.
Certo è che i Sindaci nella Provincia di Padova si sono proprio impegnati per bastonare gli automobilisti, almeno lo facessero rispettando le leggi e i regolamenti... (vedi Cadoneghe) sarebbero più credibili.
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