Sicurauto.it ci fa conoscere in anteprima le indiscrezioni sulla bozza del nuovo "decreto autovelox" pronto per l'approvazione al Consiglio dei Ministri e che, se realmente cosi dovesse essere, entro sei mesi dalla sua pubblicazione farà eliminare oltre il 50% delle attuali installazioni fisse. I dispositivi già installati alla data di entrata in vigore del decreto Autovelox, ma che risulteranno non conformi alle nuove disposizioni, andranno adeguati entro 6 mesi. Decorso tale termine, andranno rimossi.
Inutile girarci intorno Fleximan ha accelerato di molto la discussione sugli autovelox, ha svegliato quelle coscienze che sembravano morte, ha dato coraggio alla voce di tanti sindaci che temevano di andare controcorrente sull'uso degli autovelox rispetto a tanti, troppi loro colleghi.
Sicurauto.it ha pubblicato oggi delle indiscrezioni sulla bozza che sarebbe in approvazione in uno dei prossimi Consiglio dei Ministri, norme che per altro già esistono ma che vengono ribadite per avvalorarne l'importanza come abbiamo sempre fatto noi nelle nostre contestazioni a Sindaci e Prefetti. Tali modalità si applicheranno ai dispositivi, alle postazioni di controllo e ai sistemi sia di nuova installazione che anche su quelli già esistenti.
ELEVATO TASSO DI INCIDENTALITA':
Le Amministrazioni dovranno produrre una documentata e accurata analisi del numero, della tipologia e, soprattutto, delle cause degli incidenti stradali avvenuti nel quinquennio precedente, attraverso specifico studio statistico, e con l’individuazione dei tratti interessati. Questa norma già esiste, ma i Prefetti se ne sono sempre o quasi dimenticati, autorizzando le installazioni anche in assenza di questi dati essenziali per capire se effettivamente sul punto dove si vuole installare un autovelox si siano riscontrati tali e tanti incidenti da dovere assolutamente rallentare le auto. La "Direttiva Maroni" che disciplina gli autovelox, già lo prescriveva, precisando che ogni prefettura deve nominare una Conferenza Provinciale Permanente, che ogni sei mesi si deve riunire per discutere e valutare il numero di sinistri, sulle loro cause e tipologia. Queste commissioni sono per quanto concerne le nostre esperienze inesistenti e le relazioni semestrali pure.
CARATTERISTICHE DELLE STRADE E DEL TRAFFICO:
Relativamente alle strade extraurbane secondarie, urbane di scorrimento, urbane di quartiere, urbane ciclabili, locali urbane ed extraurbane, itinerari ciclopedonali urbani ed extraurbani, ai fini dell’individuazione dei tratti di strada su cui collocare gli autovelox e altre postazioni di controllo, specifica che deve ricorrere una delle seguenti condizioni, oltre quanto già previsto dall’art. 4 del DL 121/2002.
Presenza di più corsie per senso di marcia, ovvero suddivisione della strada in carreggiate separate, in cui mancano spazi idonei (assenza di banchine o piazzole di dimensioni adeguate), gallerie e viadotti privi di aree per fermare i veicoli fuori della carreggiata o, comunque, in condizioni di sicurezza; situazioni in cui l’andamento plano-altimetrico della strada limita la visibilità e condiziona in modo negativo la possibilità di fermare e di fare sostare i veicoli dei trasgressori fuori della carreggiata o, comunque, in condizioni di sicurezza, in corrispondenza del tratto di strada interessato e in quello immediatamente successivo; condizioni particolari di scarsa visibilità legate, ad esempio, a fenomeni atmosferici ciclicamente ricorrenti (nebbia) che, in concomitanza con altri fattori ambientali o con le caratteristiche della strada (assenza di spazi idonei per effettuare il fermo del veicolo in condizioni di sicurezza), rendono difficile e pericolosa l’ordinaria attività di controllo da parte degli organi di polizia stradale.
L’allegato A indica poi le condizioni tecniche per la collocazione delle postazioni di controllo fisse e mobili sulle strade extraurbane e urbane. Ad esempio, con riferimento alla collocazione di postazioni fisse o mobili su strade urbane, la bozza del decreto Autovelox prevede che sulle strade urbane di scorrimento il dispositivo per rilevare la velocità può essere collocato esclusivamente se il limite massimo di velocità consentito è pari a quello generalizzato proprio del corrispondente tipo di strada, comunque non inferiore a 50 km/h; è consentita l’installazione in tratti con limite di velocità inferiore solo quando sussistono criticità di tracciato plano-altimetrico o di dimensioni della piattaforma stradale che giustificano l’imposizione di limiti di velocità inferiori, ed esclusivamente quando tale limite di velocità sia esteso ad un tratto di almeno 400 metri. Anche sulle strade urbane di quartiere e urbane locali è possibile collocare la postazione fissa o mobile solo se il limite massimo di velocità consentita è pari a 50 km/h. Insomma, un’ulteriore picconata alle Città 30. Autovelox su strade con limite a 30 km/h sono possibili su strade urbane ciclabili e itinerari ciclopedonali.
La composizione e volume del traffico altro fattore gia esistente e dimentivato (determinati, a titolo esemplificativo, dalla presenza di traffico intenso o da percentuale elevata di mezzi pesanti), che rende manifesta la difficoltà di procedere al fermo dei veicoli anche su strade ad una sola corsia per senso di marcia, soprattutto se il tratto interessato non presenta spazi idonei per lo stazionamento dei veicoli pesanti fuori della carreggiata, o comunque in condizioni di sicurezza tali da evitare pericolo o intralcio per la circolazione stradale.
OMOLOGAZIONE E APPROVAZIONE:
Resta confermato, per gli aspetti relativi alle verifiche di funzionalità e di taratura dei dispositivi e dei sistemi, quanto disposto dal decreto MIT n. 282 del 13 giugno 2017. Restano ferme anche le eventuali prescrizioni e modalità di rilevamento contenute nei provvedimenti di approvazione o di omologazione dei dispositivi o sistemi impiegati.
Ricordiamo che stiamo parlando di indiscrezioni, non c'è ancora un testo definitivo ma se sicurauto ha pubblicato queste indiscrezioni siamo certi che risponderanno alla realtà del testo. Se cosi fosse siamo soddisfatti perche i Comuni che stanno tartassando i cittadini in nome della sicurezza stradale, dovranno mettersi in regola entro sei mesi, ma siccome il tasso di incidentalità non si inventa in sei mesi e neppure le caratteristiche delle strade possono essere modificate, siamo sicuri che oltre il 50% di queste macchinette mangiasoldi saranno dismesse. Anche col nostro aiuto....
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