Comuni che in un anno incassano milioni di euro, Gianantonio Sottile presidente di Altvelox: «Stiamo commettando notizie, non un atto ufficiale, ma se è vero che l'accusa è quella, non riguarderebbe solo i sindaci, ma anche il Prefetto. Ci saremmo aspettati che ad indagare fosse la GdF» tratto da un articolo di Ivan Grozny Compasso su Padova Oggi del 10.10.2024.
Ad innescare l'azione della Procura l'esposto depositato dall'associazione Altvelox che aveva fatto la stessa cosa anche a Treviso. Così i magistrati di Padova, nei giorni scorsi, hanno aperto un’indagine sui tanto discussi nove rilevatori di velocità, installati nei comuni di Cittadella, Fontaniva, Galliera Veneta, Carmignano di Brenta, Villa del Conte, Camposampiero, Piove di Sacco e a Padova lungo corso Kennedy. Chi ha denunciato accusa gli amministratori di questi comuni, quindi anche Padova, di essere colpevoli di «falso ideologico» nel caso si appurasse che i velox non fossero stati installati per ragioni di sicurezza ma solo per far fare cassa ai comuni. Sarà il pubblico ministero Roberto D'Angelo, titolare dell'inchiesta, a verificare se se le pubbliche amministrazioni chiamate in causa si siano macchiate di questo reato.
Spiega il presidente di Altvelox Gianantonio Sottile che loro non hanno avuto ancora nessun tipo di comunicazione riguardo l'apertura delle indagini. «A noi non hanno comunicato nulla», ci spiega al telefono. «Quello che sappiamo rispetto all'indagine della Procura lo apprendo dai media. Leggendo le notizie, se dovessero corrispondere al vero, rimaniamo un po' perplessi». Gli chiediamo perché: «Siamo soddisfatti perché la Procura ha posto velocemente l'attenzione sulla questione, siamo rimasti un po' perplessi che le indagini le stia facendo la Polizia giudiziaria. Dato che sono coinvolti il dirigente della Polizia Stradale e il Prefetto. Visto che in mezzo ci sono milioni di euro ci saremmo aspettati che ad indagare fosse la Guardia di Finanza. O al limite i Carabinieri. Fermo restando che lungi da noi andare a dire cosa deve o non deve fare la Procura. Se ha deciso così avrà i suoi buoni motivi», commenta Sottile. Non lo dice chiaramente ma il fatto che ad indagare la polizia sia la stessa polizia effettivamente non suona benissimo.
«Sempre premettendo che stiamo commettando notizie, non un atto ufficiale visto che a noi non è ancora arrivato nulla, ma se è vero che l'accusa è quella del falso ideologico, questo non riguarderebbe solo i sindaci, ma anche il Prefetto. I sindaci che continuano a dire che ci sono gli incidenti stradale e poi la Regione Veneto attesta che incindenti non ce ne sono, questo potrebbe rappresentare un falso ideologico. Ma non è un problema solo per i primi cittadini di questi comuni ma lo è anche per il Prefetto. E noi lo diciamo nella denuncia che abbiamo fatto spieghiamo dettagliatamente che le commissioni che il prefetto dove convocare per valutare e autorizzare i 12 autovelox si è riunita nel 2009, nel 2012 e nel 2016. Un'era fa. In tutti questi anni saranno cambiate o no le condizioni di quelle strade?».
Il tasso di incindentalità non lo si può inventare, lascia sottintendere Sottile. «Il ministero dell'interno con sei circolari ha dato delle regole ai prefetti che devono redigere una relazione semestrale sugli incidenti dove sono posizionati gli autovelox. Caratteristiche del traffico, volumi, localizzazione esatta del posizionamento, studi statistici della situazione infortunisitica rispetto ai sinistri che si sono verificati in quel tratto di strada. Sono solo alcuni degli obblighi, vuole che glieli dico tutti?». Non è mai stato fatto, assicura Sottile.
«Noi abbiamo chiesto con almeno 20 accessi agli atti di fornirci i documenti attestanti i dati sugli autovelox e nessuno ci ha risposto. E sa perché? Perché nessuno ha mai redatto questo documento». Sottile spiega perché, secondo lui, non è stato redatto. «Gli incindenti mortali a Cittadella, Fontaniva e Galliera non giustificano 17milioni di entrate dagli autovelox. Sono i soldi il problema, oltra al falso ideologico. Non hanno fatto le relazioni perché proprio quelle li avrebbero sbugiardati però continuano a fare sanzioni che sono aumentate di un terzo soprattutto la sera tardi. Ma le multe che vediamo non sono di pazzi che vanno a 200 kmh. Gente che va a 80 invece che a 70, si vede togliere 6 punti, sospensione e ovviamente la multa. Non ci siamo proprio. Carmignano di Brenta fa 1500 abitanti e incassa ogni anno dall'autovelox, 4 milioni. Le sembra normale?».
Sguendo il suo ragionamento la risposta ce la danno i soldi. Follow the money, segui i soldi, come dicono gli americani: «Dal 1993 avevano gli obblighi di fare un piano di sicurezza stradale e non lo hanno mai fatto. Di quale sicurezza parliamo? I prefetti avevano l'obbligo di intervenire d'ufficio, e nessuno lo ha mai fatto».
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