I velox? Padrin ci lasci in pace cosi risponde il sindaco alla richiesta del presidente della provincia.
- Altvelox Servizi
- 2 giorni fa
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Ieri il Presidente della Provincia di Belluno aveva chiesto tramite campagna media i velox denunciando una situazione di gravità fuori controllo degli incidenti e dei flussi di auto e moto che avrebbero addiruttura stremato le popolazioni locali. Oggi arriva pronta risposta del sindaco di Erto e Casso Antonio Carrara che non ne vuole sentire parlare.


Botta e risposta tra il Sindaco di Erto Antonio Carrara che non gliele manda a dire al Padrin Presidente della Provincia di Belluno multitasking visto che ricopre anche le cariche di sindaco di Longarone e Presidente Fondazione Belluno Dolomiti, che ieri sui quotidiani aveva richiesto nuovi autovelox scrivendo addirittura al Ministro Matteo Salvini invocando di omologare gli strumenti prima possibile.
Una iniziativa scomposta di Padrin che ieri avevamo definito "puramente elettorale" con il solo fine di sistemare le casse in rosso dei comuni a lui interessati, visto che proprio lo stesso Padrin in qualità di Presidente della Provincia, non ha mai predisposto i piani di sicurezza delle strade ai sensi dell'articolo 36 Codice della Strada. Il Ministero non ha mai emesso le direttive per predisporre questi piani di sicurezza si sarebbe giustificato Padrin con l'appoggio dello stesso Prefetto di Belluno, entrambi denunciati anche per questo alla Procura di Belluno per ben 4 volte. Ovviamente giustificazione che avevamo smentito con documenti alla mano, il Ministero dei Trasporti ha risposto che l'obbligo è attualmente vigente e nessuna segnalazione è mai pervenuta al dicastero da parte del Prefetto in ordine alla inadempienza.

Il Sindaco di Erto e Casso non ha preso proprio bene la boutade di Padrin tanto che oggi i quotidiani riportano la risposta seccata "PADRIN CI LASCI IN PACE I VELOX PENALIZZANO CHI VA AL LAVORO NON I CENTAURI DELLA DOMENICA" Una risposta che, come scritto ieri sosteniamo mettendoci a disposizione del Sindaco in tutti i modi ritenga utili. Una reazione onesta e coerente con la situazione attuale dove gli autovelox sono strumenti illegali per sanzionare i cittadini e dove al contrario, nessuna altra azione di contrasto a coloro che infrangono le regole è stato attuato dallo stesso Padrin.
Tutti i rilevatori elettronici per le infrazioni utilizzati nel territorio italiano sono illegali e devono essere spenti. Lo impone la legge vigente come ribadito dalla Cassazione Civile e Penale con cinque recenti pronunce negli ultimi sei mesi. Nessuno può ragionevolmente sostenere di essere in buona fede quando, occupando un qualsiasi ruolo nella catena amministrativa di competenza – Agente - Comandante di Polizia Locale - Assessore alla sicurezza – Sindaco - Presidente di Provincia che sia, prosegue ad irrogare sanzioni in automatico in violazione di legge.
In riferimento alle fonti di diritto va ribadito che, nell’iter delineato dal legislatore volto a garantire la legalità degli strumenti elettronici in parola, meglio conosciuti come "autovelox", il criterio gerarchico delle fonti di diritto a cui devono attenersi tutti coloro che operano nella filiera progettuale, costruttiva, e commerciale del prodotto nonché gli organi istituzionali preposti alla attuazione e osservanza della legge, alla verifica e attestazione di conformità e rispondenza degli autovelox alle disposizioni di legge vigenti in materia, al fine di garantirne la corretta funzionalità e fruibilità per scopi legali e garantire la sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientrante tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato.

Pertanto rispetti la legge anche il Presidente Padrin, si scordi gli autovelox, non dica baggianate asserendo che i cittadini sarebbero traumatizzati dalle moto che corrono troppo, sia realista e predisponga come i suo obbligo i piani di sicurezza delle strade.

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