On. Alessia Ambrosi (FLI) ''Apprendo che il sindaco di Torri del Benaco oltre a diffondere miei dati personali si dà anche del pirla, affermazione che non mi sento di contestare''. Da Il Dolomiti 1.05.2023
ANTEFATTO
Tutto nasce da un autovelox fisso che il Sindaco di Torri del Benaco (VR) ha installato nel pieno centro abitato di PAI lungo la strada Gardesana, nascosto dalle case e da una semicurva, in mezzo ad un marciapiedi che impediva l'accesso sicuro di pedoni e di paggio alle persone diversamente abili. Il Codice della Strada prevede che nei centri urbani, sono consentite solo le postazioni mobili che devono essere presidiate costantemente dagli agenti (dunque, l’autovelox fisso è vietato). Inoltre, l'installazione di un autovelox fisso (su singoli tratti di strada) prevede una autorizzazione del Prefetto che deve tenere presente di alcuni parametri come IL TASSO DI INCIDENTALITA' - REQUISITI DELLA STRADA - RISPETTO DEI REQUISITI DI INSTALLAZIONE.
Nessuno di questi parametri risulta esserci nel centro abitato di PAI e di peggio, risulta che l'apparecchio utilizzato, non ha ottenuto la positiva prova di omologazione anch'essa essenziale ed obbligatoria per operare.
Un autovelox che in 174 giorni ha scattato oltre 34.000 multe e fatto incassare al Comune di Torri del Benaco, da agosto 2022 a dicembre 2022 molti milioni di euro.
Il 7 gennaio 2023, conosciuta la gravissima situazione di illegalità, abbiamo annunciato di intervenire sul Prefetto e sulla Procura della Repubblica per cercare mettere fare conoscere pubblicamente quanto stava accadendo. Pochi giorni dopo il Prefetto di Verona dichiarava pubblicamente di volere intervenire con una ispezione della Polizia Strada, ma sono bastate poche settimane per comprendere che questa presa di posizione era solo "di facciata", poichè lo stesso Prefetto conosceva benissimo la questione nei minimi dettagli...
Nelle settimane successive la questione dell'autovelox killer di PAI balzava alle cronache nazionali e locali con articoli e denunce quotidiane che mettevano all'angolo il Sindaco Nicotra e pure il Prefetto di Verona, con il nostro accesso agli atti, che comprovava come vi fosse stata una palese negligenza diffusa sull'autorizzazione di quell'autovelox.
Il tasso di incidentalità: non era assolutamente un motivo valido tant'è che in quel paese risultava un solo incidente mortale molto distante e parecchio tempo prima e un investimento di un cameriere che stava portando bevande avanti e indietro sulla strada dal locale al plateatico fronte lago autorizzato proprio dallo stesso sindaco.
Il Piano urbano del Traffico: documento obbligatorio previsto dall'art.36 del CdS che deve essere rinnovato ogni due anni. Un documento essenziale, sopratutto per le amministrazioni che hanno particolari esigenze di traffico turistico che vogliano installare strumenti per il controllo dei limiti di velocità. Il documento non esiste ed il Prefetto che avrebbe l'obbligo di farlo redigere segnalando oltretutto al MIT gli enti inadempienti, non ha fatto proprio nulla.
La strada gardesana: gestita da Veneto Strade Spa, è stata catalogata come strada TIPO C ovvero "strada con una corsia per ogni senso di marcia e banchine". La S.R. 249 è larga circa 6 metri e non permetterà mai la realizzazione delle banchine come previste tecnicamente dal Ministero delle Infrastrutture e dal Codice della Strada, larghe almeno 1 metro.
Lavori e segnaletica: Sommerso dalla polemica il sindaco Nicotra ha dato corso ad una serie di interventi di manutenzione stradale per cercare di "rattoppare" le inadempienze denunciate ed installare segnali di avviso prima assenti. Troppo tardi, i lavori effettuati per altro a spese del Comune quando la strada è di Veneto Strade Spa... non sono riusciti a sistemare nulla, certo qualche miglioria alla sicurezza sarà avvenuta e ne siamo contenti ma questo testimonia maggiormente come per mesi e mesi quell'autovelox ha sanzionato illegalmente. Il sindaco Nicotra è così preso dal delirio di onnipotenza che ha addirittura apposto cartelli stradali personalizzati andando contro le basilari norme del codice della strada e del buonsenso. Qui sopra vi mostriamo l'ultimo apparso che dire... indiscutibilmente esilerante.
RICORSI ED ESPOSTI
Con il nostro intervento siamo stati subissati da richieste di utenti multati anche per 1 o 2 km oltre il limite che volevano impugnare le ingiuste sanzioni. Abbiamo depositato all'Ufficio del Giudice di Pace di Verona circa 150 ricorsi. Nel frattempo come promesso, raccolte le prove della illegalità dell'autovelox abbiamo depositato due esposti alla Procura della Repubblica di Verona e un esposto alla Corte dei Conti di Venezia e Roma e ANAC Ente Anticorruzione, dopo aver riscontrato appalti diretti frazionati per oltre 200.000 euro, firmati dal Sindaco alla medesima società che ha installato e che gestisce il rilevatore elettronico.
MULTATI ECCELLENTI
Come abbiamo detto sono numerosi gli automobilisti multati e noi abbiamo le prove tecniche che le rilevazioni delle velocità non sono corrette, ma ne parleremo in procura...
Tra gli utenti che si sono rivolti a MIGLIORE TUTELA / ALTVELOX vi è stata anche la parlamentare On. Alessia Ambrosi che contestava 7 verbali (e non nove come scritto). Le contestazioni riguardavano il presunto superamento della velocità molto minore di 90 km/h. Oltre alla parlamentare siamo stati coinvolti da sindaci e funzionari pubblici della zona del Garda che ritenevano illegittimo l'autovelox nascosto e non segnalato e chiedevano di impugnare i provvedimenti loro notificati.
IL PREFETTO E IL SINDACO
Una volta vi erano un parroco ed un sindaco, oggi abbiamo un prefetto ed un sindaco che si alleano contro la collettività ma in nome della sicurezza. Due figure Istituzionali che invece di essere trasparenti e corretti nel loro operato, si sono trincerati in questi mesi per difendere a spada tratta un autovelox illegittimo che ha "rubato" molti milioni di euro dei cittadini in soli tre mesi e solo dopo il nostro intervento è stato prima temporaneamente spento e poi casualmente è passato da 200 a 20 multe giorno.
Il Sindaco si è sempre nascosto dietro al fatto oggettivo che l'autovelox è stato autorizzato dal Prefetto, da Veneto Strada Spa e persino dal Comandante della Polizia Stradale di Verona, figure istituzionali che confidiamo siano presto chiamate dalla Procura della Repubblica. Per giustificare il loro "operato fuorilegge" e cercare di convicere la platea che sia giusto farlo, Sindaco e Prefetto hanno organizzato un convegno pubblico, evitando però di invitare noi o altre persone che avrebbero potuto metterli in difficoltà.
In questa occasione pubblica il Sindaco ha pensato bene di divulgare una serie di dati sensibili riferiti alle sanzioni impugnate dalla Onorevole Alessia Ambrosi, arrivando a dire testualmente: "...Pare che gli autovelox installati lungo la Gardesana – che generano circa un centinaio di multe ogni giorno – non abbiano risparmiato nemmeno i sindaci della zona: ''Anch’io ho preso 9 multe all’autovelox di Punta San Vigilio, nel Comune confinante al mio, ma non ho certo pensato di ricorrere. Mi sono solo dato del pirla''.
L'ATTACCO POLITICO
Peter Gomez, Direttore de "Il Fatto Quotidiano" non perde l'occasione di attaccare un esponente politico opposto ed esce con un pezzo dal titolo: "La deputata di Fratelli d’Italia prende sette multe e presenta una interrogazione parlamentare contro l’autovelox", dove enfatizza il fatto che la parlamentare avesse deciso di impugnare le sanzioni e allo stesso tempo avesse ritenuto corretto presentare una interrogazione parlamentare per sapere se quell'autovelox fosse legittimo. Ma di peggio riteniamo siano le dichiarazioni pubbliche del Prefetto di Verona, Donato Cafagna che testualmente ha dichiarato: "... Il prefetto di Verona, Donato Cafagna, le ha replicato pubblicamente che l’autovelox è in regola. “La polizia stradale ha confermato in un rapporto che non esistono problematiche relative all’omologazione".
Riteniamo sia molto grave che il Prefetto di Verona (Rappresentante Provinciale del Governo) abbia "sbugiardato" in quella occasione pubblica l'Onorevole Ambrosi, per altro con considerazioni e giustificazioni assolutamente false e palesemente contrarie alla legge e sopratutto perche ha nella sua scrivania proprio il ricorso di quelle sanzioni per il quale ancora non si è espresso. Ricordiamo infatti che lo stesso Prefetto a breve dovrà pronunciarsi proprio sul ricorso presentato dalla Parlamentare Ambrosi, siamo curiosi di leggere il suo decreto e, nel caso di rigetto, felici di impugnarlo innanzi al Giudice di Pace di Verona, sempre nel caso ci sia dato mandato ovviamente.
LA RISPOSTA
L'Onorevole Alessia Ambrosi che ha già dichiarato nei giorni scorsi di essere al lavoro con il Ministro Matteo Salvini per il nuovo decreto che dovrebbe finalmente impedire a Sindaci e Prefetti di fare cassa con gli autovelox, ha risposto elegamente in questo modo:
"Apprendo che il sindaco di Torri del Benaco oltre a diffondere miei dati personali si dà anche del pirla, affermazione che non mi sento di contestare. Per quanto mi riguarda, avendo a più riprese comunque saldato il tutto, continuerò convintamente nel mio ricorso a tutela soprattutto delle migliaia e migliaia di famiglie, pendolari, ambulanti e turisti vessati da questa vera e propria macchina mangiasoldi. La mia era e resta una battaglia soprattutto di principio: in caso di vittoria del ricorso, devolverò naturalmente la somma in beneficenza''.
Min. Matteo Salvini - Camera dei Deputati 19.04.2023
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