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Il pericolo della corruzione. "La frode corrompe tutto" - a dirlo il Giudice Belga Michel Claise.

Trasparency International Italia, ci rivela che il nostro paese nel 2022 si piazza al 41° posto su 180 nel mondo. Secondo una indagine ISTAT, quanto al settore giustizia, sono il 2,9% le famiglie che hanno avuto una richiesta di denaro, regali o favori da parte di un giudice, un pubblico ministero, un cancelliere, un avvocato, un testimone o altri. In particolare per il 2,1% delle famiglie la richiesta si è esplicitata nell’ambito delle cause civili. Oggi è peggio.

PREMESSA

L’indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International classifica i Paesi in base al livello di corruzione percepita nel settore pubblico, attraverso l’impiego di 13 strumenti di analisi e di sondaggi rivolti ad esperti provenienti dal mondo del business. Il punteggio finale è determinato in base ad una scala che va da 0 (altamente corrotto) a 100 (pulito).


Il Report CPI 2022 mette in evidenza la forte correlazione tra corruzione, conflitti e sicurezza. La corruzione erode le risorse per il benessere comune, genera tensioni sociali, riduce la fiducia nei governi, crea terreno fertile per attività criminali, in definitiva minaccia la stabilità politica, sociale ed economica di un Paese. Con un punteggio medio di 66 su 100, l'Europa occidentale e l'Unione europea (UE) è ancora una volta la regione con il punteggio più alto nell'Indice di Percezione della Corruzione (CPI) e l’Italia è tra i paesi dell’area che hanno registrato maggiori progressi dal 2012 al 2022, nonostante resti ancora sotto la media del punteggio europeo. Il CPI 2022 conferma, infatti, l’Italia al 17° posto tra i 27 Paesi membri dell’Unione Europea e non crediamo sia una buona notizia.

Corruzione europa
Percezione della corruzione in Europa

IN EUROPA SIAMO TRA I PAESI PIU' CORROTTI

Transparency Italia sottolinea come il nostro Paese “ha beneficiato delle misure anticorruzione adottate nell’ultimo decennio, compreso un nuovo codice degli appalti che ha portato a una maggiore trasparenza”; tuttavia, “la volatilità politica e le elezioni anticipate hanno gravemente ritardato i progressi su fondamentali capisaldi per la lotta alla corruzione: la regolamentazione del lobbying e il conflitto di interessi”


CORRUZIONE NELLA POLITICA COME NELLA GIUSTIZIA

Il Pubblico Ministero Belga che si sta occupando anche del "Qatar-Gate", Michel Claise giudice che non sta proprio simpatico alla politica italiana per aver dichiarato "Il pil Italiano è gestito dalla mafia" in una intervista esclusiva rilasciata a Lodovica Burian nella trasmissione "Fuori dal Coro" trasmessa il 29 maggio 2023 su Rete 4, chiede alla stessa giornalista: "Ci sono politici Italiani accusati di corruzione che siano stati condannati in via definitiva?". Ognuno si dia la propria risposta, ma al contempo noi puntiamo il dito sulla stessa macchina della giustizia.


Nel 2017 l'ISTAT per la prima volta ha introdotto una serie di quesiti nell’indagine sulla sicurezza dei cittadini 2015-2016 per studiare il fenomeno della corruzione. L’indagine ha riguardato anche il settore giustizia e ha misurato la percezione nei Tribunali con risultati non proprio confortanti, pensando che dal 2017 ad oggi la situazione riferita alla corruzione in Italia è peggiorata.


Volgendo lo sguardo al settore della Giustizia, colpiscono due evidenze che sembrerebbero confermare l’impressione che nei tribunali la corruzione è un cerchio perfetto nel quale “vittime e carnefici” si scambiano i ruoli. Da una parte infatti l’Istat stima che tra le famiglie coinvolte in cause giudiziarie, il 2,9% abbia avuto nel corso della propria vita una richiesta di denaro, regali o favori da parte, ad esempio, di un giudice, un pubblico ministero, un cancelliere, un avvocato, un testimone o altri. Dall’altra però evidenzia che circa il 30% di avvocati, pur non avendo ricevuto alcuna la richiesta di dazione di denaro, dichiara di aver avuto conoscenza di episodi di corruzione al fine di velocizzare le procedure giudiziarie.

corruzione dati istat 2017
Dati corruzione fonte ISTAT 2017

Quanto al settore giustizia, sono il 2,9% le famiglie che hanno avuto una richiesta di denaro, regali o favori da parte di un giudice, un pubblico ministero, un cancelliere, un avvocato, un testimone o altri. In particolare per il 2,1% delle famiglie la richiesta si è esplicitata nell’ambito delle cause civili.


La richiesta di denaro o scambi ha coinvolto il 2,7% delle famiglie che nel corso della

vita hanno fatto domanda di benefici assistenziali come contributi, sussidi, alloggi sociali o popolari, pensioni di invalidità e il 2,1% delle famiglie che si sono rivolte agli uffici pubblici. In particolare si stima all’1,5% la percentuale delle famiglie a cui è accaduto quando si sono recate presso uffici pubblici comunali, della Regione o della Provincia.


Percentuali ancora inferiori si hanno per le richieste di denaro o favori in cambio di facilitazioni da parte delle forze dell’ordine o delle forze armate(1%), nel settore dell’istruzione (0,6%), al momento dell’iscrizione a scuole universitarie o di specializzazione o per essere promosso, rispettivamente lo 0,2% e lo 0,5%.

Michel Claise
Il Giudice Michel Claise

Le richieste di denaro si verificano più frequentemente nei settori lavoro, sanità e uffici pubblici nel complesso; tuttavia la graduatoria cambia per i casi registrati più di recente. Nei 12 mesi precedenti l’indagine, la sanità si colloca al primo posto, seguita da uffici pubblici, settore del lavoro epublic utilities. Naturalmente la graduatoria risente anche della diversa frequenza con cui si ricorre ad alcuni servizi nelle diversi fasi del ciclo della vita.

"Video Credit Quarta Repubblica 29.05.2023"


La richiesta di denaro per l’attività lavorativa emerge con più frequenza nelle famiglie in cui vi sono liberi professionisti e imprenditori e aumenta all’aumentare della presenza di queste categorie di lavoratori nella famiglia.







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