Lo avevamo segnalato alla Procura di Treviso con una prima denuncia il 5 agosto e poi a settembre e ottobre con una terza. Lo scorso 19 settembre 2024 la denuncia querela verteva per il presunto reato di diffamazione aggravata per una serie dichiarazioni ritenute molto offensive contro la nostra Associazione ed il nostro operato rese alla stampa dal primo cittadino trevigiano.
La notizia ci è stata confermata dalla stessa Procura della Repubblica di Treviso in qualità di parte lesa. Il Sindaco di Treviso Mario CONTE risulta essere indagato per il reato di diffamazione, ma facciamo un passo indietro.
Il 31.07.2024 e 05.08.2024 questa Associazione ALTVELOX formalizzava due distinte denuncie querele in capo ai Sindaci di Riese Pio X (TV) e di Treviso CONTE Mario, unitamente a DE CHECCHI ANDREA Assessore pro tempore con delega alla mobilità e viabilità Comune di Treviso, GALLO ANDREA Dirigente Servizio Polizia Locale Comune di Treviso - ANGELO SIDOTI Prefetto pro tempore di Treviso (TV), chiedendo alla Procura Generale di Venezia ed alla Procura della Repubblica di Treviso, di valutare in ordine ai fatti denunciati i reati di cui agli artt.328, 374, 476, 479, 640 c.p. in merito all'autilizzo di autovelox privi di debita omologazione.
Nei giorni successivi alle nostre denunce querele, il Sindaco ed il Prefetto di Treviso, si erano spinti a delle dichiarazioni pubbliche su stampa e televisioni locali e nazionali, molto offensive ed irrispettose verso il denunciante e l'Associazione ALTVELOX, asserendo sostanzialmente che si metteva in pericolo le persone e si minava la sicurezza stradale cercando solo di farci pubblicità "... qualche avvocato così intraprendente e con desiderio di farsi pubblicità... ".
Treviso Today 02.08.2024 intervista video e media - Mario CONTE Sindaco di Treviso: "... So che il ministro da questo punto di vista sta lavorando per mettere la parola fine a questo piccolo cortocircuito che però espone i sindaci a rischio che qualche avvocato così intraprendente e con desiderio di farsi pubblicità poi possa arrivare addirittura a denunciare sindaci, comandanti di polizia locale e ho letto nei giornali anche il prefetto mettendo però a repentaglio la sicurezza stradale per i nostri cittadini".
Come detto, in quella circostanza ci siamo sentiti molto offesi per le dichiarazioni del Sindaco di Treviso, figura apicale della Pubblica Amministrazione, che aveva dichiarato senza mezzi termini, che la nostra attività associativa, "...mette a rischio ed in pericolo le vite delle persone al solo fine di farci pubblicità" ed ancora più incisivo sul disprezzo che egli nutre nei nostri confronti, lo si rileva nell’affermazione: "...qualche avvocato così intraprendente e con desiderio di farsi pubblicità poi possa arrivare addirittura a denunciare sindaci, comandanti di polizia locale e ho letto nei giornali anche il prefetto mettendo però a repentaglio la sicurezza stradale per i nostri cittadini...".
Non soddisfatto, il 19.09.2024, il Sindaco di Treviso Mario CONTE ci ha nuovamente additati come una Associazione che istiga gli automobilisti a non rispettare le leggi (codice della strada) con le frasi che riportiamo sotto e che comunque non ci appartengono;
OGGI TREVISO: "Credo ci sia qualcuno che sta lavorando con l'obiettivo di poter sfrecciare in tutte le strade senza rispettare i limiti e mettendo a repentaglio della vita della gente. Chi vuole correre a 200 chilometri all'ora in tangenziale - conclude Conte - ha sbagliato comune".
TREVISO TODAY: «Credo che c'è qualcuno che sta lavorando con l'obiettivo di poter sfrecciare in tutte le strade senza rispettare i limiti e mettendo a repentaglio della vita e questa è l'associazione che continua a denunciarmi per la seconda volta» ha commentato il sindaco «non mi fa né caldo né freddo. Io continuo a stare dalla parte della sicurezza della comunità e dalla parte delle associazioni vittime della strada tant'è che continuo a mantenere accesi gli autovelox perché sono uno strumento di regolazione della velocità che mette in sicurezza la comunità. Chi rispetta i limiti la multa non la prende, se qualcuno invece si pone come obiettivo quello di poter sfrecciare a 200 chilometri all'ora nella tangenziale di Treviso ecco ha sbagliato comune. Può procedere con tutte le denunce, le querele che vuole francamente non mi interessa, sono pronto ad andare davanti a un giudice a spiegare che gli autovelox li tengo accesi perché ho a cuore la sicurezza della mia comunità e perché sto apertamente, dichiaratamente dalla parte delle associazioni vittime della strada».
Per quanto scritto e riportato pubblicamente da testate Giornalistiche e TV nazionali e locali, si chiedeva in denuncia alla Autorità Giudiziaria di valutare oltre agli altri presunti reati contestati, se le pesanti accuse pubbliche rilasciate alla stampa dal Sindaco di Treviso MARIO CONTE integravano il reato di cui all’art. 595 c.p. per il quale reato si chiedeva di procedere penalmente nei suoi confronti. Cosa di cui abbiamo avuto conferma.
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