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La sicurezza stradale e la demagogia dilagante che ne approfitta.

La sicurezza stradale rappresenta un valore che non ha prezzo (la vita umana) e un tema centrale nel dibattito pubblico. Purtroppo, però, per un antico “vizio di forma” del sistema informazione, non riceve quasi mai l’attenzione che meriterebbe. E così, mentre l’incidentalità stradale riempie le pagine della cronaca spalleggiando i sindaci e prefetti ad autorizzare quasi 9000 autovelox nel territorio italiano, la vera sicurezza stradale riesce a strappare poche righe qua e là.

Una sottospecie di guardrail tristemente famoso. Mestre

I dati ufficiali 2021

Da fonte ACI / ISTAT emerge che nel 2021 (ultimi dati utili):


INCIDENTI: 151.875 = +28,4% (-11,8% sul 2019) MORTI: 2.875 = +20% (-9,4% sul 2019) FERITI: 204.728 = +28,6% (-15,2% sul 2019) - COSTI SOCIALI Con nuova metodologia di calcolo: 16,4 miliardi di euro (0,9 % PIL) A valori 2010: 14,6 miliardi di euro (0,8% PIL) = +26% rispetto al 2020 - TASSO DI MORTALITÀ: IN AUMENTO 48,6 MORTI OGNI MILIONE DI ABITANTI (40,3 nel 2020; 52,6 nel 2019) INDICE DI MORTALITÀ: IN DIMINUZIONE SU OGNI TIPO DI STRADA (rapporto morti/incidenti con lesioni a persone) Media nazionale = 1,9 (invariata dal 2010) Strade extraurbane = 4,1 decessi ogni 100 incidenti Autostrade = 3,2; Strade urbane = 1,1 - DOVE? INCIDENTI: STRADE URBANE = 73,1% MORTI: STRADE EXTRAURBANE = 47,5% - CAUSE PRINCIPALI DISTRAZIONE: 30.478 incidenti = 15,4% tot. PRECEDENZA: 28.293 = 14,3% VELOCITÀ: 19.706: 10% - VITTIME 1 SU 2 (50,9%) È “UTENTE VULNERABILE” UOMINI = 83,3%, DONNE = 16,7% 28 MORTI TRA I BAMBINI - FASCIA D’ETÀ PIÙ COLPITA: 20-24 ANNI MAGGIORE AUMENTO VITTIME: 15-19 ANNI (+41,7%) - BICI E MONOPATTINI: 16.448 INCIDENTI (+22%), 229 vittime (+30,1%), 18.037 feriti (+31,6).

Mattarella: "Sicurezza stradale è una priorità, sia impegno di tutti"

"Le vittime della strada sono una inaccettabile perdita che unisce nel dolore famiglie, società civile e Istituzioni. La sicurezza stradale è una priorità, un obiettivo da realizzare con azioni concrete e immediate per fronteggiare un fenomeno che mette a repentaglio l'incolumità sociale. Rendere sicura la circolazione dei veicoli e delle persone è un compito complesso e irrinunciabile che richiede l'impegno a questo scopo di tutti gli attori coinvolti, Autorità pubbliche, costruttori, cittadini". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri 19 novembre 2023 in occasione della Giornata Mondiale del ricordo delle Vittime della Strada.

guardrail
Cesiomaggiore (BL) SS.50 Km.29+500

Belle parole ma cosa realmente si fa per la sicurezza stradale oltre che riempirsi la bocca quando accade un incidente e magari sfruttare la triste occasione per farsi autorizzare ad installare l'ennesimo rilevatore elettronico delle velocità?


Nella fotografia sopra si vedono le condizioni del guardarail ubicato sulla Strada Statale 50 dal Km. 28+400 al Km.30+500 nel Comune di Cesiomaggiore (BL), un kilometro dopo questo tratto il sindaco ha piazzato un autovelox, ovviamente per la sicurezza stradale non per fare cassa e dichiarando al Gazzettino: «Le richieste sono tante - rivela il sindaco di Cesiomaggiore, Michele Balen - ma in questo momento non abbiamo i fondi necessari per incrementare ulteriormente la presenza delle apparecchiature sul nostro territorio. Prevediamo di attuare tale azione non appena saranno disponibili dei fondi economici sufficienti». A richiedere tali interventi sono proprio i residenti delle varie frazioni. È accaduto l'anno scorso a Soranzen, dove, lungo il rettilineo che taglia a metà l'abitato frazionale, proprio nei pressi della sede della Pro loco e di alcuni locali molto frequentati, è stato installato un autovelox. Stessa operazione attuata poche settimane fa anche a Busche, all'incrocio tra la statale e Riva di San Gabriele: il limite è quello dei 50 km orari, ma il rettilineo da sempre porta gli automobilisti a pigiare sull'acceleratore, e questo ha comportato negli anni più di una lamentela, tanto che lo stesso Comitato per la vivibilità di Busche, a suo tempo, aveva segnalato il problema.»

cesiomaggiore
S.S.50 Km.29+500 circa

Guardrail santi o maledetti.

Ne abbiamo parlato in diversi articoli anche dopo l'ultima tragedia di Mestre dove un bus ha sfondato le vecchie barriere precipitando facendo morire 20 persone oltre all'autista. Noi possiamo testimoniare oggi che da piu di un mese (non lo sappiamo ufficialmente) è avvenuto questo incidente dove una autovettura proveniente da Belluno ha perso il controllo sfondando il guardrail (vedi foto) e finendo la propria corsa oltre ad un fossato verso l'argine del fiume. Per fortuna in questo caso non c'era un precipizio come a Mestre altrimenti crediamo che per gli occupanenti di quell'auto sarebbe stata una identica fine visto che, anche in questo caso, le barriere si sono letteralmente aperte in due.

Abbiamo voluto documentarci e capire personalmente come potesse esserci una protezione di tale genere, se essa risultasse omologata e se gli organi competenti avessero compreso dopo il sinistro la pericolosità di quelle protezioni. Dopo qualche settimana dai nostri sopralluoghi, qualcuno ha fatto ripristinare i pezzi di legno che erano mancanti a protezione delle lamiere vecchie e arrugginite di quel guardrail, un rattoppo di urgenza ma evidentemente inultile ai fini della reale sicurezza stradale.


cesiomaggiore
S.S.50 Km.28+000 circa

Come si vede chiaramente, questo tipo di guardrail è composto da lamiere arrugginite e taglienti ricoperte da pezzi di legno che le abbelliscono o meglio coprono agli occhi il reale pericolo in agguato. Immaginiamo che un motociclista perda il controllo e finisca addosso a queste barriere. La sua fine la lasciamo terminare ad ognuno di voi. Sta di fatto come dicevamo, che dopo i nostri sopralluoghi con foto e video, immaginiamo che il gestore della strada ANAS Spa abbia ben pensato di rimettere quanto meno le protezioni di legno superiori mancanti per almeno il 70% della tratta intera del guardrail. Noi invece, in considerazione del fatto che la macchina lo ha chiaramente aperto in due, speravamo che il gestore della strada decidesse di sostituirlo per intero con un modello a norma e nuovo, ma cosi non pare alla faccia della sicurezza stradale.

"Siamo molto attenti al tema della sicurezza stradale e condividiamo con le istituzioni nazionali ed europee l’obiettivo di ridurre a zero il tasso di mortalità sulle strade. Per questo siamo in prima linea nella gestione della viabilità e nel rendere le vie di comunicazione sempre più sicure attraverso un piano strutturato di manutenzione straordinaria e innovative soluzioni tecnologiche, riservando a queste attività gran parte dei nostri investimenti. Le soluzioni tecnologiche che realizziamo sulle nostre strade puntano a ridurre il tasso di incidentalità e di mortalità. In particolare per proteggere gli utenti più deboli della strada, abbiamo sviluppato le barriere #salvamotociclisti. Importanti passi avanti saranno fatti nell’immediato futuro con il progetto della Smart Road che permette di aumentare i livelli di sicurezza e fluidità del traffico, di monitorare costantemente la rete e migliorare il comfort di guida. Questo progetto, tra i primi al mondo nel settore stradale, ha come focus l’automobilista e la sua tutela, in previsione anche delle auto senza conducente. Prevede l’integrazione di tecnologie per infrastrutture, con l’obiettivo di fornire a chi si mette in viaggio numerose informazioni sulle condizioni ambientali e di traffico, grazie a tecnologie avanzate che consentiranno una migliore connessione tra chi percorre l’autostrada e gli operatori Anas. Infine, da sempre ci impegniamo in progetti destinati alla prevenzione e al contrasto dell’incidentalità con campagne di sensibilizzazione, prevalentemente su temi relativi al traffico e alla sicurezza in viaggio".







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