Il messaggio del Sindaco di Loreggia (PD), Manuela Maragon è chiaro. Meno autovelox e più forze di polizia nelle strade. Solo così si garantisce la sicurezza.
MENO AUTOVELOX SULLE STRADE
Manuela Marangon, primo cittadino di Loreggia un piccolo Comune di circa 7500 abitanti sempre nella Provincia di Padova, in occasione della sua elezione nello scorso 2022 ha dichiarato: "Amministrare un Comune significa non pensare più solo alla propria vita ma pensare a quella di tutti, significa essere e vivere da cittadino responsabile, significa esserci per la gente ed essere tra la gente".
«Meno autovelox e più agenti sulle strade. Le stangate non servono»
Parole importanti per tutta la comunità che l'ha eletta e che oggi si cocretizzano anche con un'altra forte dichiarazione "fuori dal coro" sulle pagine del Gazzettino. Parole coraggiose e di buon senso, nettamente in contrasto rispetto a moltissimi suoi "colleghi", sopratutto se pensiamo a territori limitrofi molto attivi sul tema, come Cadoneghe o Cittadella e senza tralasciare lo stesso capoluogo Padova, che fanno invece degli autovelox l'alibi perfetto per incassare milioni di euro utilizzando il cittadino come bancomat senza pin.
LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
«Il mio ideale sarebbe quello di avere meno autovelox e più agenti di polizia locale sulle strade. Inorridisco quando penso alle macchine che controllano la velocità e comminano sanzioni: le stangate non servono a nulla ma la prevenzione dei vigili presenti fisicamente è un deterrente per andare piano in automobile. Mi auguro che la nostra Federazione del Camposampierese punti sull'incremento delle assunzioni degli agenti di polizia».
«Se ci fossero più agenti sulle nostre arterie tutti, polizia locale e Comune "in primis" lavorerebbero meglio per garantire la sicurezza in generale - afferma la prima cittadina di Loreggia - Non condivido l'opzione di fare prevenzione e contrastare gli incidenti con gli autovelox: le macchine sono macchine e i nostri concittadini hanno bisogno di relazionarsi con persone fisiche. Non è un sogno incrementare il numero di agenti di polizia: ci sono le possibilità e dunque sfruttiamole».
I RILEVATORI ELETTRONICI
Partiamo dall'inizio per capire cosa sono e come nascono i cosidetti "autovelox" più correttamente rilevatori elettronici delle velocità.
Il primo dispositivo a registrare la velocità di un veicolo fu inventato in Germania alla fine degli anni '50, questo sistema funzionava con le onde elettromagnetiche ed era molto complesso, mentre, l'Autovelox, come lo conosciamo oggi è stato brevettato dall'ingegnere fiorentino Fiorello Sodi negli anni '70. Ne esistono oggi di vari tipi e per numerose rilevazioni, autovelox, tutor, telelaser, TRed, sia essi con postazione fissa che mobile, insomma la tecnologia si è evoluta ma il fine ultimo di questa invenzione è rimasto quello iniziale; rilevare nell'immediatezza lo spazio percorso da un veicolo in un determinato tempo, attestarne l'eventuale violazione e sanzionare il conducente che la ha commessa.
L'USO ATTUALE DEGLI AUTOVELOX
L’uso degli autovelox, da parte della polizia, è possibile solo nel rispetto di una serie di paletti: ad esempio, in città, gli autovelox fissi – quelli, cioè, che operano automaticamente, senza la postazione della polizia – non sono consentiti ovunque, ma solo in determinati tratti di strada (si tratta, come vedremo a breve, di quelle a “scorrimento”) e devono ottenere una autorizzazione preventiva del Prefetto.
Nelle strade urbane è sempre necessaria la presenza della polizia a presidio dell’autovelox. La contestazione deve essere immediata: la polizia deve quindi fermare il conducente per dargli la possibilità di difendersi. La contestazione differita è ammessa solo se l’apparecchio – direttamente controllato dall’agente di polizia – consente l’accertamento solo dopo che il veicolo è passato, oppure se sia impossibile fermare lo stesso in tempo utile, nei modi regolamentari e in sicurezza.
L'autovelox nasce come detto per rilevare le violazioni stradali e per sanzionare immediatamente il conducente refrattario al rispetto delle regole. Ma successivamente si è capito che non tutte le strade permettevano di fermare in sicurezza i veicoli ed allora sono stati pensati dei rilevatori automatici fissi, quelli che oggi vengono richiesti ed autorizzati a pioggia dai Prefetti. Ma anche questi per essere autorizzati debbono essere rispettate una serie di regole che invece vengono puntualmente disattese. In questo modo è stata svilita la giusta e corretta natura dello strumento elettronico per garantire la sicurezza stradale, tramutandosi in perfetti strumenti a costo 0 per incassare enormi tesoretti a discapito dei cittadini ma sempre con l'alibi delle sicurezza.
PIU AGENTI IN STRADA
Noi siamo pienamente d'accordo con il Sindaco di Loreggia, non si fa prevenzione stradale inviando a casa dopo due mesi una fotografia, ma si deve fermare subito il trasgressore e sanzionarlo, educandolo come prevede il codice della strada e non commettere nuovamente l'infrazione accertata.
E' innegabile che per vari motivi e quello principale è dei costi, sulle strade si vedono sempre meno pattuglie, i posti di controllo dove le auto vengono fermate sono sempre di meno e parallelamente sono nate società specializzate che propongono alle pubbliche amministrazioni sistemi elettronici e soluzioni a "costo ZERO" che sanzionano e incassano con un uso sempre meno importante della polizia locale. Le stesse Società sono autorizzate a gestire le sanzioni (anche se formalmente risulta sempre essere l'ente di polizia locale competente) in cambio di veri e proprie percentuali sulle sanzioni emesse.
Risultato ottimale per le amministrazioni locali, sopratutto quei micro comuni che diversamente non potrebbero mai incassare milioni di euro cosi facilmente, attendere l'incidente e chiedere a gran voce al prefetto l'autovelox, facendo passare il messaggio che sia il più efficace modo per garantire la sicurezza. LA PIU' FALSA E FRUTTUOSA RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA'.
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