Una altra situazione al limite del paradossale e del comico se non fosse che sono state emesse in poche settimane oltre 7000 sanzioni illegittime con una precisa autorizzazione del Prefetto di Livorno.
Una strada urbana a 4 corsie, in discesa e priva dei minimi requisiti previsti un limite di 50 Km/h e un autovelox fisso non adeguatamente segnalato, la ricetta perfetta per fare cassa in nome della sicurezza stradale, emettendo oltre 7000 sanzioni a danno principalmente di turisti ignari della trappola.
Siamo a Piombino nella ex SS 398 che oggi in questo tratto dovrebbe essere passata quale tratto urbano nel Comune di Piombino come Viale Unità d'Italia, abbiamo chiesto conferma con istanza di accesso agli atti a tutte le autorità competenti.
Come si vede dalla foto qui di fianco la strada a 4 corsie divise da uno spartitraffico non regolamentare e senza protezioni è un rettilineo in discesa dove alla sua fine lato destro il Comune ha piazzato l'autovelox fisso in discussione.
Il Sindaco di Piombino, Francesco Ferrari ha dichiarato alla stampa: "Una decisione, quella dell'installazione dell'autovelox in quel tratto di strada, che scaturirebbe anche dal fatto di poter impiegare le pattuglie della polizia municipale per la sicurezza pubblica senza bloccarne costantemente almeno due a presidio di un autovelox mobile".
Infatti per smentire il Sindaco interviene la Corte di Cassazione che in una recente sentenza scrive: "Si deve, infatti, osservare che, in generale, l'utilizzazione degli apparecchi di rilevazione elettronica della velocità nei centri urbani è consentita solo con le postazioni mobili alla presenza della agenti accertatori di polizia, mentre le postazioni fisse e automatiche possono considerarsi legittimamente installabili solo sulle strade urbane a scorrimento, previa autorizzazione del Prefetto. - Difatti, il sistema delineato dal C.d.S. 1992 è improntato sulla regola della contestazione immediata delle infrazioni, ammettendo la contestazione differita esclusivamente quando la strada abbia determinate caratteristiche tecniche che rendono pericoloso ordinare l'arresto del mezzo per effettuare la contestazione immediata (con riferimento alla valutazione di molteplici fattori, tra i quali il tasso di incidentalità, le condizioni strutturali del piano viabile, del traffico e quelle afferenti alla salvaguardia della sicurezza nell'effettuazione dell'accertamento).
Ma la Corte di Cassazione precisa anche sulle caratteristiche della strada, che un elemento indefettibile o meglio obbligatorio è la banchina che sulla strada Viale Unità d'Italia nel Comune di Piombino non esiste per tutta la sua lunghezza: "Nella definizione di strada urbana di scorrimento, il dato testuale chiaramente circoscrive gli elementi "eventuali" alla corsia riservata ai mezzi pubblici e alle intersezioni a raso semaforizzate, mentre impone la presenza della banchina pavimentata a destra, del marciapiede e delle aree di sosta, i quali costituiscono perciò elementi strutturali necessari della strada urbana di scorrimento, ovvero ne rappresentano i requisiti minimi, anche ai fini dell'adozione del provvedimento amministrativo previsto dall'art. 4 del citato d.l. n. 121 del 2002".
Ma su tale obbligo strutturale della strada, è intervenuto proprio lo scorso 18/09/2023 anche il Giudice di Pace di Firenze che, in riferimento al Viale Etruria di Firenze, strada perfettamente analoga a quella in questione di Piombino, ha testualmente scritto: "Una banchina, di cui si deve essere munita una strada urbana di scorrimento è, secondo la definizione contenuta nell'articolo 3 primo comma codice della strada,” parte della strada compresa tra il margine della carreggiata ed il più vicino tra i seguenti elementi longitudinali: marciapiede, spartitraffico, arginello, ciglio interno della cunetta, ciglio superiore della scarpata nei rilevati”. Va da sé che nel caso concreto non vi è banchina in quanto , come si ricava dalle foto prodotte, pochi centimetri oltre la linea che delimita la carreggiata, sulla destra si trova il marciapiede: non vi è pertanto alcun spazio che possa configurarsi come panchina, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella circolare del 5 novembre 2001 ha previsto che per le strade urbane di scorrimento debba avere una larghezza minima di metri 0,50 quella di sinistra e di metri 1 quella di destra".
Attendiamo adesso ci vengano consegnati tutti i documenti richiesti, in riferimento alla autorizzazione ricevuta dal Prefetto e dal suo iter che la Polizia Stradale di Livorno ha espletato a norma di Legge. Attendiamo di ricevere i documenti tecnici del rilevatore elettronico utilizzato per capire se possiede i requisiti previsti dalla legge per operare in modalità sanzionatoria. Attendiamo i documenti da parte di ANAS Spa per capire se quel tratto di strada se e quando è stato ceduto al Comune di Piombino quale tratto urbano e capire così la legittimità del limite dei 50 Km/h. Attendiamo la relazione tecnica sul tasso di incidentalità di quel tratto di strada, ovvero sul punto di installazione dell'autovelox o sue immediate vicinanze. Attendiamo dal Sindaco Ferrari, tanto attento alla sicurezza dei propri cittadini e delle strade in generale, il Piano Urbano del Traffico e il Piano Generale del Traffico Urbano documenti obbligatori dal 1993.
Una volta in possesso di tutta la documentazione che ci sarà consegnata attiveremo tutte le doverose azioni a tutela della collettività sia in sede civile che in sede penale. #bastafarecassacogliautovelox
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