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Provincia di Belluno: Mancano i dati sulla incidentalità, ma nel frattempo 14 "occhi elettronici" rimpinguano i bilanci dei comuni.

"In nome della sicurezza stradale... Sono stati richiesti dagli stessi cittadini... Morti e feriti i nostri autovelox servono per salvare vite umane... Il nostro comune non fa cassa con gli autovelox..." Queste alcune delle più frequenti dichiarazioni dei sindaci che fanno uso degli occhi elettronici, ma i documenti in nostro possesso o quelli che mai ci sono stati consegnati, smentiscono sia il Prefetto che gli stessi Sindaci.


Mappa autovelox e numero sinistri per Comune al 15/02/2024

Un rilevatore elettronico delle velocità di tipo fisso, più comunemente conosciuto come autovelox, apparecchio che sanziona ed invia la multa direttamente alla residenza del guidatore senza obbligo di contestazione immediata da parte della Polizia, può essere richiesto dal Comune al Prefetto competente per territorio.


Il Prefetto, può concedere l'autorizzazione solo sulla base di precisi riscontri tecnici, comprovati da una relazione della Polizia Stradale competente per territorio, e solo con il consenso del proprietario / gestore della strada, esclusivamente sulla base di precise prerogative della strada, del traffico, ma sopratutto, solo ed esclusivamente in presenza di un elevato tasso di incidentalità. Questo dato risulta imprescindibile ed essenziale, dato che neppure il prefetto può ignorare. Ma pare cosi non sia anche nella Provincia di Belluno.


Prefetto di Belluno - Dr. Mariano Savastano

Per meglio comprendere la questione, un autovelox dovrebbe essere richiesto da un Sindaco quando, su un preciso tratto di strada all'interno del proprio territorio comunale, solo dopo aver adottato tutte le possibili soluzioni previste per contrastare il fenomeno degli incidenti. Se dopo questi interventi dovesse riscontrare comunque un elevato numero di sinistri, il sindaco, definito il tratto di strada pericoloso installerà l'autovelox. In questo caso il Sindaco cercherà anche, ma non solo, con l'utilizzo di un rilevatore elettronico delle velocità, di ridurre il numero di sinistri, di feriti o di decessi in quel punto preciso dove il prefetto avrà giustamente autorizzato l'installazione fissa di rilevamento delle velocità.


Il Prefetto, sulla base di una precisa normativa di legge, dovrebbe seguendo anche le direttive ad esso inviate dal Ministero dell'Interno, chiedere per ogni autovelox una relazione della Polizia Stradale che a sua volta, dovrebbe redigere una relazione dettagliata contenente dati e informazioni precise su: 1) Gravità del fenomeno infortunistico registrato nell'ultimo quinquennio nel tratto di strada interessato o nelle immediate vicinanze dello stesso - 2) Caratteristiche del traffico che vi si svolge con riguardo sia alla composizione dello stesso, sia ai volumi che ordinariamente interessano l'arteria stradale - 3) Difficoltà operative dell'organo di polizia stradale nel procedere con gli ordinari moduli di controllo alla contestazione immediata delle violazioni nell'area segnalata.


polizia
Polizia Stradale

La Polizia Stradale deve altresì allegare alla propria relazione tecnica, degli importanti documenti riferiti a: 1) localizzazione esatta del tratto interessato e descrizione accurata della sede stradale, corredata da idonea documentazione fotografica e, ove possibile, di disegni, piante o planimetrie - 2) studio statistico della situazione infortunistica, facendo riferimento ai sinistri che si sono verificati negli ultimi cinque anni nel tratto di strada interessato o nelle immediate vicinanze dello stesso con l'indicazione, per ciascun sinistro, delle presumibili cause e delle conseguenze alle persone o alle cose che ne sono derivate - 3) analisi del traffico riferita ad almeno una giornata lavorativa rappresentativa - 4) relazione conclusiva del responsabile dell'ufficio, con la quale si illustrano le attività di polizia svolte sulla strada e le difficoltà riscontrate nell'utilizzazione degli ordinari modelli operativi di controllo, senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all'incolumità dei conducenti controllati e del personale operante.


Fatta questa doverosa premessa su cosa prevede la legge in materia di utilizzo dei rilevatori elettronici della velocità, rileviamo che nella sola Provincia di Belluno sono ad oggi autorizzati ben 14 rilevatori di tipo fisso. La maggior parte è stato posizionato nei comuni del basso feltrino che infatti con Quero Vas e Arsiè portano nelle casse comunali un "sostanzioso bottino". Analizzando uno ad uno, gli autovelox risultano essere stati autorizzati dal Prefetti, che si sono susseguiti negli anni, in palese violazione delle norme e leggi previste, ovviamente però sempre in nome della sicurezza stradale anche quando non vi è traccia di incidenti, di feriti o peggio di morti. Autovelox su strade prive di banchine, nascosti da cartelli stradali, privi delle adeguate segnalazioni e senza le previste omologazioni ed approvazioni, lasciando gli utenti in balia di ricorsi e di giudici che vedono la questione ognuno a modo proprio.


autovelox
Autovelox Loc. Levego Belluno

La Prefettura di Belluno, non ha mai fornito le relazioni tecniche semestrali sul tasso di incidentalità, riferiti alle strade o alle loro immediate vicinanze ove ha autorizzato l'installazione e l'utilizzo dei rilevatori elettronici delle velocità. Senza tali dati essenziali ed imprescindibili, l'utilizzo di un autovelox serve solo ed esclusivamente per sistemare i bilanci dei comuni che hanno ottenuto l'autorizzazione.


La Polizia Stradale di Belluno, non ci ha mai fornito le relazioni tecniche che deve aver predisposto in ordine alla autorizzazione di tutti gli autovelox nella Provincia. Solo qualche giorno fa e dopo una nostra ennesima denuncia inviata al Ministro dell'Interno e delle Infrastrutture e dei Trasporti, ci è stata inviata una inutile relazione sugli incidenti della S.P.1 Bis nel Comune di Quero Vas per gli anni 2017 / 2021 che testimonia, seppur vecchia, che in quella strada in 5 anni si sono registrati solo 6 incidenti e un solo decesso per fortuna.


quero vas
Quero Vas 2017/2021 6 incidenti 1 deceduto

Evidente quindi che le relazioni da noi richieste non sono mai state fornite perche non sono mai state predisposte nei modi e termini previsti dalla normativa vigente. E' così lapalissiano, che giustificare l'uso degli autovelox per contrastare gli incidenti ed evitare così morti e feriti sulle strade della Provincia di Belluno, è solo una abile scusa per mascherare invece la necessità delle amministrazioni locali di utilizzare strumenti questi elettronici che portano in cassa milioni di euro a costo zero, sulle spalle dei contribuenti additati come guidatori imprudenti e spesso assassini.


Oggi, abbiamo scritto al Prefetto di Belluno, al Ministro dell'Interno, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla Polizia Stradale di Belluno e Veneto Strade Spa, l'ennesima istanza per chiedere i dati sugli incidenti ad oggi mai formalizzati riferiti alle strade dove sono attivi gli autovelox. Abbiamo chiesto le relazioni tecniche che la Polizia Stradale deve avere predisposto per ogni autorizzazione oggi attiva ed abbiamo chiesto, in assenza di tali documenti, che siano immediatamente sospense le autorizzazioni che ad oggi stanno rimpinguando i bilanci ma non stanno svolgendo l'imprescindibile compito di sisurezza stradale. Vi terremo informati sugli sviluppi di questa ennesima iniziativa che sarà ovviamente snobbata da media coperti e allineati.










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