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Quero Vas (BL): Denuncia querela per il Sindaco Bruno ZANOLLA.

Lo avevamo annunciato qualche settimana fa. Oggi abbiamo formalizzato la denuncia querela in capo al ex sindaco di Quero Vas oggi di Setteville - Bruno ZANOLLA, per il suo segreratio comunale Cinzia TEDESCHI, per il responsabile della Polizia Locale Luca MAGNANI altre figure istituzionali provinciali e due dirigenti di Veneto Strade Spa.


Autovelox SP1 Bis e Sindaco Setteville - Bruno ZANOLLA
Autovelox SP1 Bis e Sindaco Setteville - Bruno ZANOLLA

Siamo solo all'inizio e ne avremmo nelle prossime settimane anche per tutte quelle altre Amministrazioni ed Ammninistratori che in questi anni ci hanno combattuto anche con querele temerarie oggi archiviate, invece di organizzare un dialogo e un confronto serio per cercare la reale sicurezza stradale. Dal 2022 in avanti, abbiamo iniziato una pressante attività di vigilanza e controllo al fine di verificare se gli strumenti (Autovelox) per il rilevamento della velocità utilizzati da diversi Comune della Provincia di Belluno, tra questi anche quello di Quero Vas nonché il loro “modus operandi” fosse lecito, ritenendo a tal fine una illegittimità per uso improprio.


Oggi è arrivato il turno dell'ex Sindaco di Quero Vas BRUNO ZANOLLA, eletto primo cittadino di Setteville, nuovo comune nato il 22.01.2024 dall'unione delle amministrazioni di Quero Vas e Alano di Piave, ma facciamo un passo indietro e ricordiamo fatti e date.


ANTEFATTO

Il Comune di Quero Vas (BL) ha chiesto ed ottenuto dal Prefetto di Belluno autorizzazione di inserire nei decreti autorizzativi per il rilevamento della velocità con la notifica differita ai sensi dell'Art.4 comma 2 del D.L. n.121/2002, nella Strada S.P.1 Bis al km. 12+737, ed altri tratti di strada nel territorio comunale di pertinenza. La stessa Amministrazione nel 2021 ha dichiarato al Ministero dell'Interno proventi delle contravvenzioni per € 950.842,22 - nel 2022 per € 790.102,47.

Proventi multe Quero Vas 2022
Proventi multe Quero Vas 2022

Come detto sopra, con Legge Regione Veneto n.34, in data 29.12.2023 è stato istituito con decorrenza dal 22.01.2024 il nuovo Comune di Setteville, mediante la fusione dei Comuni di Quero Vas e Alano di Piave, pertanto Bruno ZANOLLA alle elezioni dello scorso 09.06.2024, è stato eletto sindaco del nuovo Comune di Setteville (BL). Risulta chiaro che il Comune di Quero Vas era attivo almeno sino al 31.12.2023 ma nonostante questo, non ha rendicontato i proventi delle multe per il 2023.


Si è a conoscenza che il Comune di Setteville (BL), istituito il 22.01.2024 ha rendicontato al Ministero dell'Interno la somma di 564.610,65 ma si rileva che, nell'anno 2023 il Comune di Setteville non esisteva e pertanto, la rendicontazione attestata parrebbe affetta da falsità.


Il 03.11.2023, i militari della Stazione Carabinieri di Sedico (BL), hanno notificato alla nostra Associazione l'avviso di conclusione delle indagini riferito al p.p. N. 2023/00XXXX R.G.N.R. E’ solo in questa circostanza che siamo venuti a conoscenza di essere oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica di Belluno per il presunto reato di DIFFAMAZIONE AGGRAVATA scaturito da una denuncia presentata da BRUNO ZANOLLA, Sindaco di Quero Vas (BL). In particolare, il predetto sindaco a sostenuto testualmente che: "....in tal modo insinuando che il predetto Comune, rappresentato dal Sindaco, avesse posto in essere un comportamento truffaldino artatamente occultando alcuni autovelox alla vista degli automobilisti per raccogliere illegalmente multe ai danni dei cittadini, al solo fine di "far cassa". Per tale procedimento i giudici avrebbero richiesto l'archiviazione.


RIFIUTO / OMISSIONE IN ATTI D'UFFICIO:


Il 07.11.2023, l'Associazione inviava accesso agli atti al Comune di Quero (BL) e per conoscenza ad altre Autorità ed Enti, tra i quali risultava anche il Sig. Prefetto di Belluno, Mariano SAVASTANO, chiedendo alla Amministrazione Pubblica una serie di documenti riferiti alla spesa con la quale aveva impegnato € 95.000 dalla somma dei proventi delle sanzioni per la parte stradale del centro culturale Bice Lazzari, operazione amministrativa che a nostro avviso nulla centra con la sicurezza stradale.


Tale richiesta è stata respinta due volte dalla Dr.ssa Cinzia TEDESCHI prima come segretario di Quero Vas e poi di Setteville, in quanto a suo dire la nostra Associazione non aveva un interesse diretto per potere chiedere questi documenti ed anzi, di peggio nella seconda risposta negativa la stessa CINZIA TEDESCHI scriveva: "L’istanza di accesso agli atti è volta ad ottenere trasparenza in ordine all’utilizzo dei soldi pubblici incassati con le sanzioni stradali. Il Comune di Quero Vas ha già fornito indicazioni in ordine all’utilizzo di parte dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni delle norme del codice della strada, sicché appare sproporzionata la richiesta volta ad ottenere anche gli atti delle gare di appalto, che impone un irragionevole pregiudizio agli interessi economici e commerciali di tutti i partecipanti alla procedura concorsuali, le cui offerte verrebbero rese note senza utilità alcuna rispetto alle finalità perseguite dall’istante".


Fondo PNRR Borghi Storici
Fondo PNRR Borghi Storici

ILLECITO UTILIZZO FONDI PNRR BORGHI STORICI:


Il Ministero della Cultura ha finanziato con il PNRR proposte per la rigenerazione culturale e sociale di piccoli borghi storici, piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale. L’avviso pubblico del Ministero della Cultura, dedicato ai "piccoli borghi storici", è finalizzato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Le finalità del presente finanziamento cita il Ministero della Cultura, è quella di sostenere i comuni italiani in cui è presente un borgo storico... "caratterizzati da una marginalità economica e sociale ...".


L'articolo 1 del bando pubblico per accedere ai fondi del PNRR recita testualmente: "L'avviso si rivolge in particolare ai quei piccoli centri collocati prevalentemente nelle aree marginali del paese, spesso caratterizzati da fragili economie, aggravate oggi dagli effetti della pandemia da Covid 19, segnati dalla presenza di gravi criticità demografiche e ambientali".


Il bando poi spiega anche cosa si intende per "Borghi Storici": "Ai fini del presente bando, per borghi storici si intendono quegli insediamenti storici chiaramente identificabili e riconoscibili nelle loro originarie caratteristiche tipo-morfologiche, per la permanenza di una prevalente continuità dei tessuti edilizi storici e per il valore del loro patrimonio storico-culturale e paesaggistico".

Centro Bice Lazzari lavori finanziati con PNRR "Borghi Storici"
Centro Bice Lazzari lavori finanziati con PNRR "Borghi Storici"

Salvo smentita o prova contraria, risulta che il Comune di Quero Vas ha avuto sostanzioso aiuto economico, seppur di borgo storico non si possa parlare. Il Comune di Quero infatti, è stato completamente distrutto nella seconda guerra mondiale e ricostruito subito dopo. Solo l'antica chiesa è l'unico stabile antico rimasto in piedi, ma non è oggetto del restauro. Dai libri di storia si legge testualmente: "Durante la Grande Guerra, Quero subì un'invasione durata 355 giorni, dal 16 novembre 1917 al 31 ottobre 1918; per un anno intero le artiglierie italiane dalla linea del Grappa e quelle nemiche dalla linea del Piave martellarono ogni giorno, incessantemente, la zona di Quero, distruggendo l'intero abitato. Lo spirito della ritrovata libertà seppe dare la forza per iniziare l'opera di ricostruzione del centro di Quero, attraverso le cooperative costituite (il primo edificio ricostruito di cui si hanno notizie fu la chiesa la cui inaugurazione risale al 1923). Durante tutto il periodo del I conflitto mondiale, l'Amministrazione di Quero si era spostata in territorio non occupato, precisamente a Parma, per continuare così a dirigere il Comune. Alla fine della guerra non esisteva una sola casa abitabile e per accelerare il rientro dei profughi, il Genio Militare aveva allestito una "baraccopoli", destinata ad ospitare ciò che restava della vita del paese. Il periodo della resistenza va ricordato, oltre che per i morti, che furono molti (oltre 830 su 3000 abitanti), anche per gli atti di eroismo e per i sacrifici, nonché per i valori che l'hanno ispirata e per ciò che di nuovo ha saputo far crescere nelle coscienze".


Nel sito Istituzionale del Comune di Quero Vas abbiamo però trovato il finanziamento pubblico di € 3.600.000,00 di cui € 1.600.000,00 PNRR con causale: "Rigenerazione culturale, sociale e turistica del borgo di Quero con realizzazione centro FAI POLO CULTURALE BICE LAZZARI e parco paesaggistico del Monte Cordella - CUP H44H22000090001".


Insegna apposta sulla recinzione lavori
Insegna apposta sulla recinzione lavori

ASSENZA PIANI URBANI DEL TRAFFICO (Artt. 1 e 36 C.d.S.)


A tale quadro normativo, già significativo, abbiamo rilevato l'assenza del PIANO DEL TRAFFICO PER LA VIABILITÀ URBANA ED EXTRAURBANA, obbligatorio ex art. 36, comma 2,3,4 del C.d.S. redatto ed aggiornato ogni due anni dal Comune di Quero Vas e dalla Provincia di Belluno in sinergia con i gestori delle strade e lo stesso Comune di Quero Vas oggi Comune di Setteville.


Il tutto malgrado la previsione di cui all'art.36 c.10, in base al quale “I comuni e gli enti inadempienti sono invitati, su segnalazione del prefetto, dal ((Ministero delle infrastrutture e dei trasporti)) a provvedere entro un termine assegnato, trascorso il quale il Ministero provvede alla esecuzione d'ufficio del piano e alla sua realizzazione.”.


Anche sotto tale diverso profilo emergerebbe una condotta omissiva e contra legem da parte del ex Prefetto di Belluno - Dr. Mariano SAVASTANO, del Comune di Quero Vas, della Provincia di Belluno e persino del gestore delle strada SP1 Bis - VENETO STRADE SPA in riferimento alla violazione art.36 C.d.S. comma 3).


Presidente Provincia Belluno - Roberto PADRIN
Presidente Provincia Belluno - Roberto PADRIN

La Provincia di Belluno - in riferimento alla violazione art.36 comma 3 C.d.S.) la quale ha risposto con nota n. 0019817 del 24.07.2023 "La Provincia di Belluno dal 2002 ha dato le strade di sua competenza in concessione a Veneto Strade S.p.A. che, di concerto con gli altri enti interessati, garantisce il servizio viabilità.".


Veneto Strade Spa a firma dell'Ing. ALESSANDRO ZAGO - in riferimento alla violazione art.36 comma 3 C.d.S.) ha risposto con nota n. 21432/2023 del 22.08.2023 "...Nel confermare che la scrivente Società ha in gestione la rete stradale provinciale della Provincia di Belluno, giova tuttavia precisare che con convenzione sottoscritta in data 17.06.2002 e registrata a Belluno in data 20.06.2002, la Provincia di Belluno ha affidato a Veneto Strade Spa la gestione delle sole strade trasferite dallo Stato alla Provincia per effetto del D.Lgs.112/98 ed ubicate nel proprio territorio, riservando ad un secondo momento l'eventuale affidamento della gestione di tutta la rete provinciale "storica". Non appare pertanto impregiudicata ogni valutazione in merito alla pretesa obbligatorietà della adozione dello strumento - potersi ritenere che la redazione del Piano oggetto della richiesta di Codesta Spettabile Associazione rientri tra le competenze di gestione affidate a Veneto Strade Spa.".


Provincia Belluno su Piani di sicurezza strade
Provincia Belluno su Piani di sicurezza strade

La Provincia di Belluno - con documento a firma dell'Ing. MICHELE ARTUSATO a seguito nostro accesso agli atti del 08.07.2024 rispondeva nuovamente alla richiesta di ottenere copia del Piano del Traffico per le strade Extraurbane (Art.36 comma 3 C.d.S.) che: "Con riferimento alla richiesta in oggetto, confermando quanto già indicato nella nota inviataVi in data 07.02.2023 nostro prot. 3471, si fa presente che la SS 50 non è viabilità di proprietà e/o competenza della scrivente Amministrazione" - ribadendo implicitamente in questo modo che la Provincia di Belluno non ha predisposto alcun piano di sicurezza delle strade in sinergia con i gestori delle stesse ANAS Spa e VENETO STRADE Spa.


Senza Piani Urbani del Traffico difetterebbe, se effettivamente non attuati, un’ulteriore condizione basilare e indefettibile per poter realizzare in concreto quella “sicurezza stradale” imposta dall’art. 1 del C.d.S., tanto millantata anche dal Sindaco Bruno ZANOLLA, con la conseguenza che risulterebbe illegale il posizionamento di qualsiasi autovelox; di impianti semaforici; della segnaletica stradale orizzontale e verticale prescrittiva e impositiva dei limiti di accesso, circolazione, velocità ed ulteriore, in assenza de gli studi di fattibilità, delle analisi tecniche, ambientali e progettuali necessarie e previste per legge.


Gli obiettivi fondamentali del PUT, da perseguirsi in accordo con gli strumenti urbanistici ed i piani dei trasporti vigenti e nel rispetto dei valori ambientali, sono sintetizzabili nei seguenti assi:


1) il miglioramento delle condizioni di circolazione (movimento e sosta),

2) il miglioramento della sicurezza stradale (riduzione degli incidenti stradali),

3) la riduzione degli inquinamenti atmosferici ed acustici,

4) il risparmio energetico.


Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su nostro esplicito quesito, ha risposto con nota n. 0017914 del 07.08.2023 che: "Con riferimento alla nota di codesta Associazione, inviata con PEC del 03.08.2023, si comunica, relativamente al quesito n.1 della nota in parola, che l’art. 36 del Codice della strada recante “Piani urbani del traffico e piani del traffico per la viabilità extraurbana” non ha subito modificazioni ed è pertanto tuttora in vigore nella sua formulazione originaria... si rappresenta che non è pervenuta a questo Dicastero alcuna segnalazione di inadempienza da parte dei Prefetti competenti per territorio".



DENUNCIA QUERELA


Sussistono e si contestano, salvo smentita o prova contraria, gravi elementi di antigiuridicità nell'indebito utilizzo da parte del Sindaco del Comune di Quero Vas (BL) - e del Dirigente del Comando Polizia Locale Comune di Quero Vas (BL), di apparecchiature di misura della velocità in quanto non munite dei requisiti metrici legali imposti per legge.


Risulta e si rileva salvo smentita o prova contraria, la carenza/assenza del Piano Urbano del Traffico (PUT) del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) e persino del Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana, documenti redatti e aggiornati dal Comune di Quero Vas (BL) e Provincia di Belluno in sinergia con il gestore delle strade di competenza ovvero Veneto Strade Spa.


Risulta e si rileva, salvo smentita o prova contraria, che l'ex Prefetto di Belluno nonostante la acclarata inadempienza del Comune di Quero Vas e Provincia di Belluno, non ha adempiuto ai propri obblighi previsti dall'articolo 36 comma 10 del C.d.S. e non ha mai segnalato al MIT le Amministrazioni inadempienti concedendo loro di sanzionare gli utenti mezzo autovelox fissi, e non ha mai provveduto a realizzare d'Ufficio detti piani di sicurezza stradale.


Ove accertata e confermata tale situazione di denunciata grave carenza di intervento operativo in violazione di legge, ne conseguirebbe annosa, reiterata e quotidiana ingiusta lesione, da parte degli enti preposti, dei diritti dei consumatori e degli utenti della strada pur costituzionalmente e normativamente garantiti con indebita richiesta e riscossione di somme non dovute ed erogazione di pene accessorie del tutto ingiustificate;


ALTVELOX Associazione Nazionale Tutela Utenti della Strada, denuncia e ove occorre visto l’art. 120 c.p. querela:


BRUNO ZANOLLA - nella sua qualità di Sindaco pro tempore Comune di Quero Vas e Comune di Setteville (BL).

CINZIA TEDESCHI - nella sua qualità di Segretario Comune di Quero Vas e Setteville (BL).

LUCA MAGNANI - nella sua qualità di Funzionario Polizia Locale Comune di Quero Vas.

ROBERTO PADRIN - nella sua qualità di Presidente pro tempore Provincia di Belluno.

MARIANO SAVASTANO - nella sua qualità di Prefetto di Belluno sino a Luglio 2024.

ALESSANDRO ZAGO - nella sua qualità di Dirigente responsabile Veneto Strade Spa.

MICHELE ARTUSATO - nella sua qualità di Dirigente settore difesa del suolo Veneto Strade Spa.

Eventuali altri soggetti che con le loro azioni e/o omissioni hanno direttamente o indirettamente partecipato alla realizzazione dei reati che emergeranno nei fatti di seguito narrati.





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