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Quero Vas (BL): Inviata al Ministro dell'Interno e dei Trasporti istanza per fare rimuovere l'autovelox sulla S.P.1 Bis.

Come annunciato dopo l'ultima sentenza arrivata ieri e in considerazione della reiterata violazione di norme e leggi scritte in numerose sentenze emesse avverso questo autovelox, abbiamo inviato una formale richiesta di rimozione con la revoca della autorizzazione da parte del Prefetto di Belluno e alla Guardia di Finanza affinchè si ponga fine di utilizzare questo autovelox.


Quero Vas
Autovelox SP1 Bis - Comune Quero Vas

Altvelox ha inviato oggi al Ministro dell'Interno, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e Prefetto di Belluno, formale istanza per chiedere sia rivisto il decreto con cui il Prefetto nel lontano 2016 aveva concesso autorizzazione di installazione ed uso anche di questo rilevatore elettronico al Comune di Quero Vas.


Solo nel 2023 le sentenze che hanno dichiarato illegittimo questo apparecchio elettronico sono state oltre dieci, le ultime due tra novembre 2023 e gennaio 2024 che hanno addirittura attestato che la strada non ha i requisiti previsti e mancano i dati sugli incidenti... anzi mancano proprio gli incidenti. Queste sono due essenziali prerogative di legge che neppure il Prefetto può sindacare per rilasciare una autorizzazione, o ci sono gli incidenti o l'autovelox non serve, o la strada ha le banchine oppure l'autovelox non può essere installato. Ma pare che qualcuno se ne sia scordato...


Riteniamo che la protesta sociale che ha reso "Flaximan" un eroe, arrivando persino ad organizzare una raccolta fondi per l'eventuale sua difesa legale, non deve essere sottovalutata e non può essere derubricata come una protesta temporanea. E' evidente anche con l'autovelox in questione, che in Italia si sono autorizzati 11300 rilevatori spesso dove non servono, spesso in violazione di leggi e regolamenti già vigenti e non si capisce con quale razzocinio non siano state prese in considerazione. O meglio la nostra idea l'abbiamo ma vorremmo evitare ulteriori querele del Sindaco di Quero Vas - Bruno Zanolla.


quero
Richiesta rimozione autovelox

Da oltre due anni è in corso nella Provincia di Belluno, una forte contrapposizione tra l'Associazione Altvelox e il Comune di Quero Vas, per l'uso spropositato di due autovelox fissi, di cui uno è stato smantellato qualche mese fa, che hanno portato nelle casse del piccolo comune oltre 1 milione e ottocentomila euro. La divergenza è scaturita da almeno 15 ricorsi presentati nel solo 2023 al Giudice di Pace di Belluno, che sono stati accolti annullando le sanzioni emesse, pronunce che hanno scatenato una vivace discussione mediatica mettendo in dubbio la reale utilità del rilevatore elettronico installato sulla strada S.P.1 Bis al Km.12+737 tanto difeso dal Sindaco Bruno Zanolla, che in un articolo apparso sul Gazzettino lo scorso mese si è spinto a dichiarare: "Troppi morti e feriti i nostri autovelox sono indispensabili - Le presunte irregolarità smentite una ad una in consiglio comunale". Le prime sentenze avverse al Comune di Quero Vas (BL), riguardavano la mancanza della prevista omologazione e di approvazione, nonché dalle carenze rilevate sulle tarature dello strumento elettronico che risultavano essere state fatte presso un circuito e non sul punto di installazione. Sentenze di primo grado che il Comune di Quero Vas ha puntualmente impugnato nonostante facessero riferimento tutte ad esigue sanzioni mai superiori a € 183.00, ma spendendo per la difesa di ogni impugnazione, non meno di € 1.000 per le relative spese legali. Una azione difensiva del Comune di Quero Vas a carico della collettività che risulta ai nostri occhi sproporzionata, che seppur permessa dalle norme vigenti se fosse stata decisa in una azienda privata il dirigente che le avesse decisa sarebbe stato licenziato in tronco. Questa presa di posizione del Sindaco di Quero Vas, ha innescato in molti cittadini il dubbio ancora più forte che la presa di posizione sia stata per altri fini messi in discussione dai ricorsi persi. Comunque sia, le tre sentenze che il Tribunale di Belluno ha poi accolto dando ragione alla P.A. solo perché i ricorrenti non si sono costituiti visti i costi superiori alle multe che avrebbero dovuto sostenere, sono state successivamente impugnate dal nostro Ufficio Legale in Cassazione, che al momento si deve ancora esprimere.


In tutto questo, il Sindaco di Quero Vas (BL) Bruno Zanolla ha deciso persino di querelare la nostra Associazione, nella persona del Presidente, asserendo di essere stato diffamato da articoli pubblicati nel blog e nei canali social di Altvelox - offese che ovviamente non sussistono e dichiarazioni che sono sempre state compravate da documenti resi pubblici e che rientrano nel diritto di cronaca prerogativa che ci appartiene. Nonostante molteplici lettere, solleciti e richieste di intervento, il Prefetto di Belluno non ha mai preso una posizione sulla questione e non ha mai ritenuto opportuno, nonostante le nostre esplicite richieste, di convocarci per un confronto sui temi anche qui riportati. In questo modo la questione è tutt'oggi aperta e irrisolta e di peggio diventa giorno dopo giorno sempre più eclatante. Nel frattempo, il Comune di Quero Vas (BL) ha dichiarato al Ministero dell'interno proventi nel 2021 per € 950.842,22 e nel 2022 per € 790.102,47. Risulta interessante apprendere da questi documenti, che in questo comune non sono state mai riscontrate violazioni del C.d.S. ne contestate sanzioni se non quelle emesse dagli autovelox. Risulta poi che l'Amministrazione ha speso € 95.000 per un centro culturale dove si organizzano eventi a pagamento, che a nostro avviso poco o nulla centra con la sicurezza stradale.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sen. Matteo Salvini, assieme anche al Ministro dell'Interno Pref. Matteo Piantedosi, si sono espressi pubblicamente contrari all'utilizzo dei rilevatori elettronici delle velocità posizionati su strade prive di un tasso elevato di incidenti, magari nascosti e su strade prive di requisiti minimi e comunque in tutti quei casi dove risulta evidente come nel caso qui discusso, che siano utilizzati per sistemare i bilanci pubblici e non per sicurezza stradale. Lo stesso Ministro Salvini, proprio il 29/11/2023 ha nuovamente dichiarato alla stampa: "Gli autovelox vanno bene nei punti ad alta incidentalità ma non vanno messi random per fare cassa e spennare gli automobilisti, perché cosi non salvano vite e ambiente, servono solo a rimpinguare alcune casse". Lo ha detto il Ministro a Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini parlando della mobilità a Milano a Italia Direzione Nord.


Il nuovo "decreto autovelox" che dovrebbe essere approvato a breve, da indiscrezioni di cui abbiamo scritto in diverso articolo, ha ribadito che l'autovelox può essere installato solo in presenza di un elevato tasso di incidentalità e solo su strade che ne hanno i requisiti di legge, cosa come detto disattesa anche con l'autovelox usato dal Comune di Quero Vas. In più occasioni, abbiamo richiesto alla Polizia Stradale di Belluno e allo stesso Prefetto di Belluno, ma anche al gestore della strada ed allo stesso Comune interessato, di fornire le relazioni semestrali redatte dalla Conferenza Provinciale permanente istituita a Belluno. Questi documenti non sono mai stati forniti ma addirittura, come rilevato anche dai G.d.P., risulta che la Prefettura di Belluno, dopo aver cercato di depistare il problema con risposte fuorvianti, ha scritto chiaramente che il documento non era disponibile. Sulla strada qui discussa, abbiamo saputo in via informale che sarebbero avvenuti negli ultimi 5 anni solo 7 incidenti, la maggior parte senza feriti, sarebbero stati causati da attraversamento di animali selvatici e forse solo 2 dovrebbero avere avuto danni alle persone. Per altro questi sinistri si sono registrati molto distanti dal punto ove è stato autorizzato l'autovelox, ci si domanda quindi perché non sia stato posizionato nei tratti di strada in rettilineo interessati dai sinistri ma proprio dietro una galleria dove di incidenti non ne risultano.

sindaco
Sindaco Quero Vas - Bruno Zanolla

La Circolare Ministero Interno del 02/10/2002 al suo articolo 2 ribadisce i criteri per la determinazione dei tratti di strada in cui è possibile l'utilizzo di dispositivi e mezzi di controllo del traffico tra cui appunto ELEVATO TASSO DI INCIDENTALITA' dicendo testualmente: "...Quanto al primo parametro, si sottolinea l'esigenza di compiere, per ciascun tratto di strada che si richiede di sottoporre a controllo, un'accurata analisi del numero, della tipologia e, soprattutto, delle cause degli incidenti stradali che vi si sono verificati nel quinquennio precedente. Infatti, secondo la previsione normativa, l'impiego delle tecnologie di controllo del traffico, di cui in argomento, è giustificato solo dalla gravità del fenomeno infortunistico rilevato sul tratto di strada, riconducibile nelle sue cause a quei comportamenti per i quali è possibile l'utilizzo dei citati dispositivi e mezzi tecnici di controllo, cioè l'eccesso di velocità e la violazione delle norme sul sorpasso...".


LA RICHIESTA

Si ritiene urgente e si chiede formalmente ancora una volta, che il Prefetto di Belluno, come ha giustamente fatto il Prefetto di Pavia, annulli e sostituisca il Decreto autorizzativo n. 928/2016/Area III Sist.Sanz. del 13/01/2016 con il quale tutt'oggi operano nella Provincia di Belluno troppi rilevatori elettronici autorizzati su tratti di strade provinciali privi di requisiti previsti e in assenza di un elevato tasso di incidentalità.

esposto
Esposto Procura Repubblica

Si chiede che il Prefetto di Belluno, revochi l'autorizzazione concessa al Comune di Quero Vas, del rilevatore elettronico di tipo fisso installato sulla strada S.P.1 Bis al Km.12+737 per tutti i motivi sopra esposti.


Si chiede al Prefetto di Belluno, ai sensi della Direttiva Ministero Interno n. Prot.300/A/10307/09/144/5/20/3 del 14/08/2009 e sue successive modificazioni e implementazioni, di conoscere la composizione della Conferenza Provinciale permanente nelle funzioni di pianificazione e coordinamento degli interventi di contrasto - Monitoraggio sui tassi di incidentalità istituita presso la Prefettura di Belluno. Chiediamo contestualmente sia convocata prima possibile la Conferenza Provinciale per redigere una relazione aggiornata sulla situazione degli incidenti, delle loro cause e capire se i rilevatori elettronici in uso siano utili o meno.

Ai sensi dell'articolo 2 della medesima direttiva Ministero Interno che recita, "Nell'osservatorio saranno presenti le componenti istituzionali della polizia stradale e, se opportuno, altri organismi pubblici o associazioni private comunque interessati ai predetti fenomeni di incidentalità ed al loro contenimento" si chiede al Prefetto di Belluno di essere convocati e di potere partecipare a tutte le prossime future riunioni semestrali della Conferenza Provinciale in parola.












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