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Immagine del redattoreAltVelox

Salvini: "Sono contrario all'uso degli autovelox per fare cassa". In arrivo il decreto attuativo.

"Bisogna trovare il modo - ha detto Salvini - di avere bilanci più sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti senza realizzare una una reale sicurezza stradale".

19.04.2023 - Il ministro Salvini risponde al question time alla Camera


Matteo Salvini contro l’uso improprio degli autovelox. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato di volerne regolamentare l’uso «visto che in alcuni casi vengono usati per fare cassa».


Il Ministro lo ha comunicato, rispondendo a un’interrogazione del deputato di Forza Italia Andrea Caroppo. «Stiamo lavorando a un pacchetto organico di revisione del Codice della Strada - ha spiegato il vice premier - compresi gli autovelox, i photored e simili». Salvini ha precisato di non voler compromettere la sicurezza stradale, ma di essere contrario all’uso subdolo che alcuni comuni fanno dei rilevatori di velocità, al solo scopo «di fare cassa». In sostanza, sì a un utilizzo razionale che serva da deterrente verso gli automobilisti che hanno un piede troppo pesante sull’acceleratore, no a chi ne abusa per ripianare i conti. «Bisogna trovare il modo - ha detto Salvini - di avere bilanci più sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti, e senza realizzare una reale sicurezza stradale».


Salvini: contrario all’uso degli autovelox per fare cassa

L’interrogazione chiedeva lumi sull’attuazione di una norma attuativa di un decreto che poneva dei limiti alla localizzazione degli autovelox. «Proprio ieri abbiamo avuto in incontro sul tema della sicurezza stradale con i Ministri Piantedosi e Valvitara - ha detto il ministro - E stiamo lavorando su un pacchetto organico di revisione dei codice della strada, compresi gli autovelox, photored e simili». Il decreto interministeriale - ha detto il ministro - lo scorso ottobre è stato esaminato dalla stato regioni e ora i tecnici del ministero delle infrastrutture e dell’interno «stanno valutando gli adeguamenti alle richieste che arrivano dai comuni - Dobbiamo aiutare le amministrazioni locali ad avere bilanci più sani – conclude – senza però pesare sulle tasche di automobilisti o motociclisti con multe o autovelox spesso posizionati solo per fare cassa e senza migliorare la sicurezza in strada ».

Corriere delle Alpi
Corriere delle Alpi

Solo nel 2021, in base ai dati ufficiali sui proventi delle sanzioni stradali pubblicati dagli enti locali, gli autovelox, nelle principali 21 città italiane, hanno generato incassi per 46,9 milioni di euro. Il record spetta a Milano che, grazie agli strumenti di rilevazione automatica della velocità, ha elevato sanzioni per 12,9 milioni di euro, seguita da Genova (6,2 milioni di euro) e Torino (5 milioni)».


Come abbiamo scritto più volte sul nostro blog, è palese oramai che le Amministrazioni utilizzino gli autovelox con l'alibi della sicurezza stradale al solo fine di aumentare i bilanci comunali, e non solo con le sanzioni ma anche e forse sopratutto, con le esose richieste economiche per le notifiche che arrivano anche ad oltre 20.00 euro per multa, soldi che non devono essere rendicontati.


MIGLIORE TUTELA ha depositato alla Procura della Repubblica di Belluno e di Verona, tre esposti per verificare l'operato dei Sindaci di QUERO VAS (BL), ARSIE' (BL) e COLLE SANTA LUCIA (BL) e TORRI DEL BENACO (VR) sul Garda, piccoli comuni "milionari" grazie agli autovelox, ma con strade prive di sicurezza. La settimana prossima ne sarà depositato un quarto per verificare anche l'operato del COMUNE DI BELLUNO che persiste con le sanzioni ma non ripristina pericolosi guardrail arrugginiti da mesi a meno di 100 metri da un a postazione autovelox che anche nei giorni scorsi era funzionante nonostante la diffida da noi inviata.


Siamo il paese con più rilevatori elettronici in Europa. Il report evidenzia inoltre che l’Italia è il paese con il numero più elevato di autovelox, ben 8.073 un numero molto superiore ai 4.014 del Regno Unito i 3.813 della Germania e i 2.406 della Francia. La Slovacchia, invece, è il paese con il minor numero di autovelox in Europa: solo 13 in tutto il paese.

Quero vas
Autovelox Quero Vas

Ma il sospetto che gli autovelox svolgano il ruolo di bancomat per le casse comunali c’è anche in parecchie località del nord. Proventi importanti si trovano per esempio anche a Quero Vas, Arsiè e Colle Santa Lucia, nel Bellunese, dove si passa per raggiungere il passo Pordoi. Tre piccoli Comuni che assieme fanno 5000 abitanti, nel 2021 hanno incamerato una piccola finanziaria di 1.640.132,81 Euro... non male diremmo se non fossero soldi dei contribuenti. Anche in queste realtà i vigili non hanno visto nemmeno una cintura slacciata o un guidatore che parlava al cellulare, parcheggiava in modo vietato, si prendeva una precedenza non dovuta o commetteva qualsiasi altra infrazione stradale. A Colle Santa Lucia accade infatti che non risulta incassare un euro, nemmeno da chi è uscito fuori strada rovinando un guard-rail – caso in cui scatterebbe in automatico una multa di 42 euro per “danneggiamento di opere o piantagioni” in base all’articolo 15 del Codice della strada – in un incidente rilevato dalla Polizia Provinciale.


Entrando maggiormente nei dettagli di questo monitoraggio, al termine del 2021 l’Italia aveva attivi ben 14.297 sistemi di rilevamento: 11.426 autovelox, 304 sistemi Tutor e 2.567 telecamere posizionate a ridosso di semafori e incroci. Questi dati sono aumentati complessivamente del 40% negli ultimi tre anni, passando dagli 8.838 autovelox del 2019 ai 11.594 del 2020 fino ai quasi 15.000 attuali.






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