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Treviso: La Polizia Stradale macera i documenti autorizzativi e non elebora le nuove istruttorie. Denuncia querela.

Lo scorso 13 novembre 2024 abbiamo richiesto al Dirigente della Polizia Stradale di Treviso i documenti relativi alle autorizzazione e alle istruttorie obbligatorie che hanno portato alla installazione ed utilizzo degli autovelox fissi sulla SR53 Tangenziale Ovest di Treviso. La risposta ci ha lasciati esterrefatti leggete.


La tangenziale Ovest di Treviso e il Dirigente Polizia Stradale V.Q. Simone MORELLO
La tangenziale Ovest di Treviso e il Dirigente Polizia Stradale V.Q. Simone MORELLO

Contestando l'ennesimo verbale emesso dal Comune di Treviso con i famigerati autovelox illegali, abbiamo chiesto al Vice Questore Simone MORELLO - dirigente della Polizia Stradale di Treviso i seguenti documenti:

Risposta Polizia Stradale Treviso

  1. Relazione richiesta e prodotta dalla Sezione Polizia Stradale di Treviso (competente per territorio) ai fini autorizzativi dell'installazione autovelox in S.R. 53 Km 59+821 direzione Paese per l'utilizzo di mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni di cui all'art. 142 del Codice della Strada, senza l'obbligo di contestazione immediata di cui all'art. 200 dello stesso Codice - come indicato nel Decreto autorizzativo.


  2. Copia delle relazioni semestrali redatte negli ultimi 5 anni dall'Osservatorio Provinciale sulla incidentalità e sicurezza stradale istituito presso la Prefettura di Treviso approvato e sottoscritto anche dalla Sezione Polizia Stradale di Treviso - come previsto dalle circolari del Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza, n. 300/A/1/54584/10/01/3/3/9 e n. 300/A/1/54585/01/3/3/9 datata 03.10.2002 e con la nota n. 300/A/1/41198/202/3/3/9 del 08.04.2009 con le quali sono state impartite le istruzioni per l'attuazione da parte dei Prefetti e delle Sezioni della Polizia Stradale competenti per territorio, del D.L. 20.06.2002 n.121 convertito con modificazioni dalla legge 01.08.2002, n. 168 nonché ha specificato le linee guida intervenute con ulteriore circolare ministeriale n. 300/A/10307/09/144/5/20/3 del 14.08.2009.


  3. Copia del Piano Urbano del Traffico (PUT) e Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU predisposto ed aggiornato dal Comune di Treviso ai sensi dell'art. 36 c.1, 2 e 4 C.d.S. e determina Regione Veneto n. 3111 del 06.07.1993.


  4. Copia del Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana, redatto dalla Provincia di Treviso in sinergia con il gestore della SR 53, ai sensi dell'art. 36 c. 3 del Codice della Strada.


  5. In caso di inadempienza di cui al punto 3 e 4, elenco delle iniziative attuate dalla Sezione Polizia Stradale di Treviso, rientranti nei propri obblighi d'Ufficio in riferimento all'art.1 del C.d.S e in obbligo dell'art. 361 c.p. "Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da euro 30 a euro 516. La pena è della reclusione fino ad un anno, se il colpevole è un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria [c.p.p. 57], che ha avuto comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto.".


Mario CONTE Sindaco di Treviso
Mario CONTE Sindaco di Treviso

Il Dirigente risponde, senza consegnare alcun documento attestando che le istruttorie (obbligatorie) che la Polizia Stradale aveva elaborato nel lontano 2011 sono oggetto di scarto di archivio ma non ha consegnato le nuove istruttorie che sarebbero dovute essere prodotte prima di macerare quelle vecchie. Infatti, la Polizia Stradale di Treviso, in qualità di Organo di Polizia Stradale competente per territorio, deve rilasciare un proprio parere tecnico che il Prefetto deve valutare per rilasciare le previste autorizzazioni, senza tale parere tecnico non esistono gli elementi per giustificare le installazioni degli autovelox fissi. Tali norme sono inserite nelle direttive del Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza, n. 300/A/1/54584/10/01/3/3/9 e n. 300/A/1/54585/01/3/3/9 datata 03.10.2002 e con la nota n. 300/A/1/41198/202/3/3/9 del 08.04.2009 con le quali sono state impartite le istruzioni per l'attuazione da parte dei Prefetti e delle Sezioni della Polizia Stradale competenti per territorio, del D.L. 20.06.2002 n.121 convertito con modificazioni dalla legge 01.08.2002, n. 168 nonché ha specificato le linee guida intervenute con ulteriore circolare ministeriale n. 300/A/10307/09/144/5/20/3 del 14.08.2009.


Lo scorso 18.12.2024 il Prefetto di Treviso ha finalmente convocato la riunione dell'Osservatorio Provinciale per l'incidentalità e sicurezza stradale dove abbiamo appreso dalla stampa che il Prefetto avrebbe respinto in blocco 26 richieste arrivate da vari Comuni della Provincia di Treviso per altrettante postazioni autovelox fisse, ma avrebbe confermato gli autovelox usati dal Comune di Treviso (oggetto della nostra istanza) e quello di Riese Pio X che, guarda caso, sono proprio contestati dalle nostre denuncie querele. Evidente che sospenderli sarebbe stata una ammissione quanto meno di errore se non di reato.

Angelo SIDOTI Prefetto di Treviso
Angelo SIDOTI Prefetto di Treviso

Alla luce della risposta del Dirigente della Polizia Stradale di Treviso - Simone MORELLO, che ha partecipato a detta riunione in Prefettura, ci si domanda e lo chiederemo anche alla Procura della Repubblica, quali dati siano stati presi in considerazione per autorizzare gli autovelox di Treviso se le istruttorie sono state macerate e quindi i dati in esse contenuti non esistono. Quindi due sono le cose.... o il Dirigente non ha consegnato i dati aggiornati richiesti ed ha cosi omesso atti in obbligo del proprio ufficio (reato penale) oppure ha autorizzato gli autovelox in assenza dei dati aggiornati sulla incidentalità e quindi ha commesso un altro reato (falso ideologico e materiale). Se pensiamo poi che tutto questo "gioco" sta fruttando alle casse del Comune di Treviso 8 milioni di euro dal 2021 al 2023 (dati ministero interno) possiamo anche pensare che dietro tutto ciò ci sia anche la possibile e probabile truffa a danno dei cittadini.


Per concludere come ciliegina sulla torta, per non consegnare gli altri documenti, sempre il dirigente MORELLO asserisce che in base alla norma vigente... "Relativamente alla formulazione del punto di cui trattasi della Sua richiesta atti si rappresenta che in base alla normativa vigente non si possono, attivare forme di supervisione di un’attività, che si sospetta inefficiente o inefficace, o di cui si vuole verificare in via generale la legittimità: in senso preclusivo dispone, del resto, formalmente la norma di chiusura di cui all’art. 24, comma 3, della Legge n. 241 del 1990, in base al quale “non sono ammissibili istanze di accesso, preordinate ad un controllo generalizzato delle pubbliche amministrazioni”.


Avevamo chiesto copia delle relazioni (semestrali) prodotte dall'Osservatorio Provinciale sulla sicurezza che, siccome salvo smentita e prova contraria, non è mai stato convocato come previsto dal Prefetto di Treviso, questi documenti non sono mai stati elaborati. Ci aspettiamo che la prova contraria venga richiesta e fornita alla Procura della Repubblica di Treviso visto che a noi non l'hanno mai data.






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