top of page

Treviso: Terza denuncia querela per il Sindaco Mario CONTE. Diffamazione aggravata il reato ipotizzato e contestato.

Non c’è due senza tre. Formalizzata presso i Carabinieri la terza denuncia in capo al Sindaco di Treviso Mario CONTE. Riteniamo ingiuriose e diffamatorie le dichiarazioni rese dal primo cittadino in una intervista dello scorso 13.08.2024 di cui siamo venuti a conocenza solo in questi giorni.


Dichiarazione Sindaco di Treviso - Mario Conte ad Antenna 3 intervista del 13.09.2024
Dichiarazione Sindaco di Treviso - Mario Conte ad Antenna 3 intervista del 13.09.2024

L’Associazione ALTVELOX da tempo ha rilevato che numerose Amministrazioni Comunali e Provinciali, stanno utilizzando in modo massiccio apparecchiature per il rilevamento della velocità prive di requisiti tecnici richiesti dalla legge, ovvero mancanti di Decreti di Omologazione (ex art. 142 co. 6 codice della strada). Gli apparati ora in uso, risultano essere muniti di sola “Determina Dirigenziale” rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che comunque non può consentire l’acquisizione della prova legale. Gli "autovelox" in argomento il più delle volte risultano essere installati su strade "extraurbane secondarie" classificate dal cds lettera “C” o addirittura su “Strade urbane di quartiere” tipo “E” che risultano essere prive di requisiti tecnici e strutturali richiesti dalla normativa (art. 2 c.2 e 3 CdS). Inoltre, abbiamo spesso comprovato, che le Amministrazioni, come nel caso del Comune e Provincia di Treviso, non abbiano predisposto i Piani Urbani di Sicurezza delle strade urbane ed extraurbane che, per norma, dovrebbero invece essere aggiornati ogni due anni (ex art. 36 del Codice della Strada). Per tale mancanza abbiamo ipotizzato e contestato il reato di cui all’art. 673 c.p. in capo agli Amministratori che non hanno provveduto alla realizzazione dei Piani Urbani ed extraurbani del Traffico ed in particolare e, si ipotizza che il reato possa essere in capo al responsabile del Comune, della Provincia e dell’Ente proprietaria della strada a cui si attribuisce il concorso formale anche in capo al Prefetto secondo il comma 10 dell’art. 36 cds.


Stampa 18.09.2024
Stampa 18.09.2024

DOPO LA PRIMA DENUNCIA


Il 31.07.2024 e 05.08.2024 questa Associazione ALTVELOX formalizzava due distinte denuncie querele in capo ai Sindaci di Riese Pio X (TV) e di Treviso CONTE Mario, unitamente a DE CHECCHI ANDREA Assessore pro tempore con delega alla mobilità e viabilità Comune di Treviso, GALLO ANDREA Dirigente Servizio Polizia Locale Comune di Treviso - ANGELO SIDOTI Prefetto pro tempore di Treviso (TV), chiedendo alla Procura Generale di Venezia ed alla Procura della Repubblica di Treviso, di valutare in ordine ai fatti denunciati i reati di cui agli artt.328, 374, 476, 479, 640 c.p. e art.595 c.p. solo per il Sindaco e Prefetto.


Infatti, nei giorni successivi alle nostre denunce querele, il Sindaco ed il Prefetto di Treviso, si erano spinti a delle dichiarazioni pubbliche su stampa e televisioni locali e nazionali, molto offensive ed irrispettose verso il denunciante e l'Associazione ALTVELOX, asserendo sostanzialmente che si metteva in pericolo le persone e si minava la sicurezza stradale cercando solo di farci pubblicità "... qualche avvocato così intraprendente e con desiderio di farsi pubblicità... ".


Il Gazzettino 03.08.2024 - Angelo SIDOTI Prefetto di Treviso: «I sistemi di rilevazione della velocità sono utili a scopo preventivo. Gli aspetti relativi all'autorizzazione e all'omologazione sono all'attenzione del governo perché venga risolta la questione. Poi ognuno risponde anche alla propria coscienza: io con la mia, faccio i conti tutti i giorni e non mi trovo in deficit. Qualcun altro magari dovrà farli»


Il Gazzettino 06.08.2024
Il Gazzettino 06.08.2024

Treviso Today 02.08.2024 intervista video e media - Angelo SIDOTI Prefetto di Treviso: "Autovelox sotto attacco qualcuno dovrà fare i conti con le proprie coscienze - Il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, fa eco alla posizione già espressa dal sindaco Mario Conte dopo la denuncia dell'associazione Altvelox e i ricorsi dell'avvocato Capraro.... "Ho letto le dichiarazioni del sindaco Conte che mi sento di condividere e sottoscrivere. Gli aspetti relativi alla approvazione ed omologazione degli autovelox sono in questo momento alla attenzione del Governo perché venga risolta la questione. Ogni giorno vediamo delle stramberie. Ogni volta c'è una stramberia e qualcosa di strampalato c'è sempre scritto... «In provincia di Treviso, la Prefettura autorizza, dopo un'istruttoria condotto insieme agli altri organi, polizia stradale, amministrazione provinciale, ente proprietario della strada, il tratto stradale su cui collocare l'apparecchiatura, e sono in tutto sei Comuni, di questi oggi funzionanti due. Se questo è il problema...»


Treviso Today 02.08.2024 intervista video e media - Mario CONTE Sindaco di Treviso: "...So che il ministro da questo punto di vista sta lavorando per mettere la parola fine a questo piccolo cortocircuito che però espone i sindaci a rischio che qualche avvocato così intraprendente e con desiderio di farsi pubblicità poi possa arrivare addirittura a denunciare sindaci, comandanti di polizia locale e ho letto nei giornali anche il prefetto mettendo però a repentaglio la sicurezza stradale per i nostri cittadini".


Come detto, in quella circostanza ci siamo sentiti molto offesi per le dichiarazioni del Sindaco di Treviso, figura apicale della Pubblica Amministrazione, che ha dichiarato senza mezzi termini, che la nostra attività associativa, "...mette a rischio ed in pericolo le vite delle persone al solo fine di farci pubblicità" ed ancora più incisivo sul disprezzo che egli nutre nei nostri confronti, lo si rileva nell’affermazione: "...qualche avvocato così intraprendente e con desiderio di farsi pubblicità poi possa arrivare addirittura a denunciare sindaci, comandanti di polizia locale e ho letto nei giornali anche il prefetto mettendo però a repentaglio la sicurezza stradale per i nostri cittadini...".


Ci eravamo sentiti anche offesi, per le dichiarazioni pubbliche del Prefetto di Treviso, che si è schiarato contro di noi al fianco del Sindaco di Treviso, arrivando a dire pubblicamente: «I sistemi di rilevazione della velocità sono utili a scopo preventivo. Gli aspetti relativi all'autorizzazione e all'omologazione sono all'attenzione del governo perché venga risolta la questione. Poi ognuno risponde anche alla propria coscienza: io con la mia, faccio i conti tutti i giorni e non mi trovo in deficit. Qualcun altro magari dovrà farli» ed ancora "Ogni giorno vediamo e leggiamo delle stramberie. Ogni volta c'è una stramberia e qualcosa di strampalato c'è sempre scritto... «In provincia di Treviso, la Prefettura autorizza, dopo un'istruttoria condotto insieme agli altri organi, polizia stradale, amministrazione provinciale, ente proprietario della strada, il tratto stradale su cui collocare l'apparecchiatura, e sono in tutto sei Comuni, di questi oggi funzionanti due. Se questo è il problema...»


Per quanto scritto sopra e riportato pubblicamente da testate Giornalistiche e TV nazionali e locali, si chiedeva in denuncia alla Autorità Giudiziaria di valutare oltre agli altri presunti reati contestati, se le pesanti accuse pubbliche rilasciate alla stampa dalle due figure Istituzionali in questione, integravano il reato di cui all’art. 595 c.p. per il quale reato si chiedeva di procedere penalmente nei loro confronti.

Il Giornale 05.08.2024
Il Giornale 05.08.2024

TERZA DENUNCIA QUERELA


Il 13.08.2024 la questione purtroppo si è ripetuta in una intervista rilasciata sempre dal Sindaco di Treviso, Mario CONTE, alla emittente TV Antenna 3 Veneto di cui siamo venuti a conocenza solo in questi giorni. Il Servizio giornalistico faceva riferimento alla situazione degli autovelox e alle denunce querele che la nostra Associazione sta formalizzando in capo ai Prefetti e ai Sindaci del Veneto che persistono ad utilizzare detti sistemi elettronici privi di debita omologazione.



Nella circostanza, il Sindaco di Treviso, ripeteva in sostanza quanto detto nelle interviste precedenti, ovvero, di avere scritto al Ministro Salvini per porre termina a suo dire ad un "corto circuito normativo". Non capiamo quale sia questo corto circuito vista la legge molto chiara espressa anche dalla Cassazione che dovrebbe ricordare e tenere a mente, ma in dettaglio si riportano le testuali parole del Sindaco Mario Conte:


"... Ho scritto al Ministro delle Infrastrutture Salvini per mettere la parola fine a questo corto circuito burocratico che di fatto espone i sindaci a queste situazioni sgradevoli dove da una parte ti viene chiesto di spegnere gli autovelox e di mettere in totale insicurezza la nostra comunità, dall'altra invece ci sono i sindaci che tengono duro e che a fronte della sicurezza stradale sfidano anche i ricorsi e le denunce. Basta rispettare i limiti per non incorrere nelle denunce asseriscono i Sindaci difesi in punto dal Sindaco di Treviso Mario Conte presidente ANCI Veneto. Io non me la sento di spegnere tutti gli autovelox e di lasciare il via libera a tutti, sono tutti autovelox autorizzati dal ministero, certificati, ovviamente non sono omologati perche non esistono i parametri di omologazione, però rispondono a tutti i parametri normativi. Se poi qualcuno vuole speculare e fare campagna di acquisto clienti attraverso questi ricorsi e denunce e creando queste associazioni è libero di farlo, la mia coscienza però mi chiama a rispondere alla sicurezza stradale."


PER TUTTO QUANTO SOPRA


Il sottoscritto, SOTTILE CERVINI GIANANTONIO, in proprio e nella sua qualità di Presidente pro tempore della ALTVELOX Associazione Nazionale Tutela Utenti della Strada, denuncia e ove occorre visto l’art. 120 c.p. querela: CONTE MARIO - Sindaco pro tempore Comune Treviso (TV) ed EVENTUALI ALTRI SOGGETTI - che con le loro azioni e/o omissioni hanno direttamente o indirettamente partecipato alla realizzazione dei reati che emergeranno nei fatti di seguito narrati. Chiedo che nei loro confronti si proceda penalmente per tutti i reati che saranno ravvisati dall’Autorità Giudiziaria nei fatti descritti; In particolare chiede che si proceda per i reati di cui agli art. 595 c.p. -




Comments


bottom of page